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Sacchetti et al. /

Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015)

ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 pagg. 760 - 807

768

Le informazioni relative all’indicatore sono elaborate dai dati raccolti nell’Osservatorio

Rumore, Banca Dati che mette in rete ISPRA con le ARPA/APPA e che consente la

raccolta, l’elaborazione e la valutazione dei dati sul rumore.

L’indicatore riporta i Comuni che hanno effettuato

Studi sulla popolazione esposta al

rumore

, sia in conformità alle prescrizioni introdotte dalla Direttiva 2002/49/CE, relativa

alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale, sia in anni precedenti

all’emanazione della norma comunitaria, e realizzati con diverse metodologie e mediante

l’uso di descrittori acustici differenti, in modo da consentire una lettura ampia e

diversificata delle esperienze condotte in ambito nazionale.

L’indicatore relativo all’individuazione dell’entità di popolazione esposta risulta complesso,

presenta distinzioni al suo interno, può essere riferito a differenti sorgenti di rumore e a

diversi ambiti territoriali. Il D.lgs.194/2005, di attuazione della Direttiva 2002/49/CE,

definisce la popolazione esposta come “

il numero totale stimato, arrotondato al centinaio,

di persone che vivono nelle abitazioni esposte a ciascuno dei seguenti intervalli di livelli di

Lden in dB a 4 m di altezza sulla facciata più esposta: 55-59, 60-64, 65-69, 70-74,

>75, e a ciascuno dei seguenti intervalli di livelli di Lnight in dB a 4 m di altezza sulla

facciata più esposta: 50-54, 55-59, 60-64, 65-69, > 70, con distinzione fra rumore del

traffico veicolare, ferroviario e aereo o dell'attività industriale

.”

Dalle informazioni disponibili risultano 33 i Comuni che hanno condotto, seppur con

metodologie di stima differenti e in tempi diversi (dal 1991 al 2014), studi per

determinare la popolazione esposta al rumore: Torino, Asti, Aosta, Genova, Milano,

Bergamo, Brescia, Bolzano, Trento, Verona, Venezia, Padova, Piacenza, Parma, Reggio

nell’Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì, Rimini, Pistoia, Firenze, Prato, Livorno, Pisa,

Arezzo, Perugia, Terni, Pesaro, Roma, Bari, Taranto e Cagliari (

Mappa tematica 8.1.4

e

Tabella 8.1.4

).

I valori di popolazione esposta, riportati nella

Tabella 8.1.5

, sono relativi all’esposizione al

rumore nei Comuni che, dalle informazioni disponibili, hanno effettuato

Studi sulla

popolazione esposta

, con indicazione dell’anno di elaborazione, delle metodologie

impiegate, della sorgente di riferimento, della popolazione considerata nello studio, nonché

i valori di popolazione esposta a determinati intervalli di rumore per i differenti descrittori

acustici.

La sorgente di rumore prevalente in ambito urbano risulta essere il traffico veicolare; gli

intervalli di Lden e Lnight nei quali insiste il maggior numero di persone soggette al

rumore da traffico variano in relazione agli studi, con percentuali anche superiori al 40%,

nell’intervallo di Lden tra 65 e 69 dB(A), e percentuali anche superiori al 30%,

nell’intervallo di Lnight tra 55 e 59 dB(A).

STUDI SULLA POPOLAZIONE ESPOSTA AL RUMORE