FInocchiaro et al /
Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015)
ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 pagg. 76-124
79
complessivamente. Sono 31, invece, le città che registrano una diminuzione (
Tabella
1.3.1
). Lecce è la città in cui si rileva l’aumento maggiore tra il 2009 e il 2013, ben
+26,7%, dovuto a un aumento in valore assoluto di solo 4 alberghi, mentre a Pavia si
segnala la diminuzione più consistente in termini di variazioni percentuali (-25%),
dovuta a solo 2 alberghi in meno.
Sul fronte degli
esercizi complementari
ben 29 delle città studiate mostrano, nel
quinquennio considerato, aumenti, in termini di variazioni percentuali, addirittura
superiori al 50%, il che evidenzia quanto la diffusione dei B&B influenzi notevolmente il
numero degli esercizi complementari. Soltanto in 4 città si riscontra una flessione
(Ravenna, Napoli, Ravenna e Latina) (
Tabella 1.3.2
).
Dall’analisi dei
posti letto totali ogni 100.000 abitanti
, emerge che le città che nel
2013 presentano una densità maggiore di quella nazionale (7.779 posti letto ogni
100.000 abitanti) sono nove: Rimini (50.603), Ravenna (23.867), Venezia (18.001),
Pisa (16.749), Olbia (12.963), Ragusa (11.991), Firenze (11.415), Lecce (9.726) e
Pesaro (9.354) (
Mappa tematica 1.3.1
) (
Tabella 1.3.3
).
Anche il
tasso di ricettività alberghiera
(posti letto alberghieri ogni 100.000 abitanti),
per il 2013, identifica, tra le città che presentano una densità maggiore di quella
nazionale (3.675 posti letto alberghieri ogni 100.000 abitanti) pressoché le stesse
identificate dal tasso di ricettività totale. In dettaglio, tali città sono dieci: Rimini
(47.554 posti letto alberghieri ogni 100.000 abitanti), Venezia (10.948), Olbia
(10.631), Firenze (8.513), Ravenna (8.042), Ragusa (7.986), Pisa (6.822), Pesaro
(6.415), Siracusa (5.418) e Roma (3.800).
Rispetto al sub-indicatore
“densità ricettiva”
tra il 2009 e il 2013 nell’insieme delle
85 città oggetto dell’indagine si riscontra una lieve crescita di 0,6 posti letto per km
2
,
mentre a livello nazionale i valori nel quinquennio sono rimasti immutati. 21 città
presentano un aumento superiore a quello registrato dall’insieme delle città in esame,
35 città addirittura una diminuzione (
Tabella 1.3.4
).
L’incremento maggiore si riscontra a Siracusa, dove nel 2013 si registrano 13,5
posti letto per km
2
in più rispetto al 2009, mentre ad Aosta si rileva la maggiore
flessione (-18,9 posti letto per km
2
).
Infine, relativamente al sub indicatore:
percentuale di posti letto alberghieri sul totale
dei posti letto
, l’insieme delle 85 città analizzate, nel 2013 registra un valore pari
l’incidenza dei posti letto alberghieri sul totale dei posti letto è pari al 68%, valore
notevolmente più alto di quello nazionale, pari a 47% (
Tabella 1.3.5
).
Si osserva, inoltre, che in 39 città il peso della ricettività alberghiera sul totale della
ricettività è maggiore del valore delle 85 città intese complessivamente. Cinque di
esse, Novara, Rimini, Campobasso, Cosenza e Caserta presentano valori superiori al
90% (
Tabella 1.3.5
). Nel 2009 (cinque anni prima), le città con valori superiori al
90% erano addirittura otto; oltre alle città già citate per il 2013, anche Pescara,
Avellino e Bari superano il 90% (
Tabella 1.3.6
).