Background Image
Table of Contents Table of Contents
Previous Page  591 / 1029 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 591 / 1029 Next Page
Page Background

Caricchia et al. / Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015)

ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 pagg. 504-546

508

dall’OMS (20 µg/m³ come media annuale, meno di tre superamenti del valore

giornaliero di 50 µg/m³) sono presenti a Bolzano, Viterbo, Campobasso, Andria e

Sassari (la media annuale è inferiore o uguale a 20 µg/m³ e superamenti del valore

limite giornaliero inferiori o uguali a 10).

Rispetto al 2013 (Caricchia

et

al.

, 2014), nel 2014 si osserva generalmente un

numero di superamenti inferiore, in particolare al Nord e Centro Italia. Le particolari

condizioni meteo climatiche che hanno caratterizzato il 2014 (ISPRA, Stato

dell’Ambiente 57/2015

) 2

potrebbero aver giocato un ruolo importante in questa

generalizzata riduzione dei livelli osservati, sia direttamente (riduzione dell’intensità e

della frequenza dei fenomeni di inversione termica e di stagnazione atmosferica) che

indirettamente (minore consumo di combustibili per il riscaldamento dovuto alla

stagione invernale particolarmente mite e conseguente diminuzione delle emissioni dal

settore del riscaldamento civile che rappresenta una delle principali sorgenti di

particolato primario e di precursori). Tali ipotesi tuttavia dovrebbero essere

supportate da un’analisi del particolare scenario che ha caratterizzato le singole aree

urbane nel 2014, che esula dagli scopi del presente capitolo.

Una dettagliata analisi dei

trend

, effettuata su osservazioni di medio-lungo termine,

analoga a quella riportata nella precedente edizione, potrà fornire indicazioni

sull’effettiva continuità nel tempo delle tendenze generali di riduzione dei livelli di

PM10 osservate in Italia nell’ultimo decennio (ISPRA, Rapporti 203/2014).

Per l’anno 2015, sono riportati il numero dei giorni di superamento dei 50 µg/m³,

registrati dal 1° gennaio al 30 giugno (I semestre) in 78 aree urbane (i dati riferiti

all’agglomerato di Milano sono rappresentativi anche di Como e Monza, oltre che di

Milano). I dati provvisori per singola città, distinti per tipo di stazione (stazioni di

fondo urbano e suburbano e stazioni di traffico e industriali) e espressi dal valore

minimo e massimo sono riportati in

Tabella 6.1.2

. I dati relativi al I semestre 2015

sono illustrati graficamente nella

Mappa tematica 6.1.2

.

I 35 giorni di superamento dei 50 µg/m³ giornalieri previsti nel valore limite

giornaliero del PM10, nel I semestre del 2015 risultano già superati in 18 città; sono

superati nella gran parte delle città del bacino padano (valore massimo di 55 giorni

registrato a Brescia) e a Benevento e Palermo (in tutte queste città nel 2014 erano

stati registrati livelli di inquinamento da PM10 abbastanza severi). In 27 aree urbane,

nel I semestre è stato registrato un numero di giorni di superamento dei 50 µg/m³,

tra 10 e 35 giorni: in questi casi il rischio di superare il limite giornaliero alla fine del

2015 è elevato soprattutto per quelle città come Rovigo, Piacenza, Modena, Terni,

Caserta, Avellino molto vicine alla soglia di 35 superamenti. Nelle restanti 33 città,

dove i superamenti nei primi sei mesi del 2015 non superano i 10 giorni, è

ragionevole prevedere (non considerando la componente meteorologica, la cui

variabilità nell’ultima parte del 2015 potrebbe contribuire in maniera determinante ai

livelli giornalieri di PM10) che il valore limite giornaliero non sarà superato.

2

Il 2014, in Italia dal punto di vista meteo-climatico, è stato un anno particolare per gli elevati valori di

temperatura media e di precipitazioni. E’ stato l’anno più caldo dal 1961: temperature nettamente

superiori alla norma sono state registrate in tutti i mesi dell’anno tranne che in estate e soprattutto al

Nord rispetto al Centro e al Sud e Isole. Le precipitazioni cumulate annuali sono state complessivamente

superiori alla media climatologica del 13% circa. Al Nord, il 2014 si colloca al secondo posto tra gli anni

più piovosi dell’intera serie dopo il 1960; al Centro è stato moderatamente più piovoso della norma e al

Sud e sulle Isole moderatamente meno piovoso della norma.