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elettrico stimati erano sempre stati abbondantemente inferiori ai valori di riferimento

normativi, le simulazioni con i nuovi dati forniscono risultati vicini ai valori limite.

Per come è organizzato il procedimento amministrativo specifico in Valle d’Aosta, la

situazione di valore di campo elettrico simulato superiore alla metà del riferimento

normativo comporta l’espressione di un parere positivo da confermare dopo l’entrata

in esercizio dell’impianto. Di conseguenza i tecnici dell’Agenzia devono effettuare

misurazioni all’interno delle abitazioni con possibile massima esposizione dopo

l’entrata in esercizio degli impianti ma prima del rilascio di nuovi pareri, con il

problema legato al susseguirsi spasmodico da parte dei gestori delle richieste di

modifica per l’incremento della tecnologia. Inoltre vi è anche la difficoltà di ottenere la

disponibilità dei cittadini ad aprire le proprie case per accedere alle zone di controllo,

non sempre è stato facile ottenere tale permesso nonostante l’intervento

dell’amministrazione comunale, e ciò ha dilatato i tempi di espressione dei pareri

stessi. Nei casi, inoltre, in cui il valore simulato è inferiore ai limiti ma molto vicino ad

essi, l’Agenzia, come previsto dalla legge regionale

3

, richiede all’operatore

informazioni più precise sull’altezza degli edifici dal suolo e sulla differenza di quota tra

gli edifici e il centro elettrico delle antenne che tengano conto delle effettive curve di

livello: questo comporta una sospensione del procedimento in attesa delle

integrazioni, con conseguente slittamento dei termini temporali per il rilascio

dell’autorizzazione. Al di là delle difficoltà logistiche e autorizzative, la conseguenza

principale di questa espansione è l’aumento dell’esposizione della popolazione.

Oltre all’effettuazione di interventi di misura mirati sul territorio per appurare i nuovi

livelli di esposizione, si può valutare l’entità degli aumenti proprio a partire dal numero

delle richieste dei gestori e dalle potenze in esse contenute. Grazie al fatto che l’Arpa

Valle d’Aosta opera in sinergia con gli enti competenti per il rilascio

dell’autorizzazione, condividendo i dati sul catasto regionale degli impianti di

radiotelecomunicazione (SIRVA, figura 1) che contiene tutti i dati radio-tecnici,

urbanistico - architettonici e amministrativi legati alle istanze di richiesta per

l’installazione e l’esercizio di tali impianti, si possono elaborare opportunamente i dati

per ottenere una vista di insieme degli aumenti potenziali di esposizione su tutto il

territorio comunale.

3

Legge regionale 4 novembre 2005, n. 25, Disciplina per l’installazione e l’esercizio di stazioni

radioelettriche e di strutture di radiotelecomunicazioni.