Frizza et al. /
Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015)
ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 pagg. 4-63
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Il
rapporto di mascolinità
è dato dal rapporto tra il numero dei maschi e il numero
delle femmine, moltiplicato per 100. È un rapporto di coesistenza ed indica, pertanto,
quante persone di sesso maschile sono presenti sul territorio ogni 100 persone di
sesso femminile.
Guardando la struttura per genere della popolazione residente (vedi
Grafico 1.1.2
)
nelle città oggetto di studio (situazione al 31/12/2014) si nota la maggiore presenza
della componente femminile. Le donne, infatti, sono 8.943.025 pari al 52,4 % del
totale, e gli uomini 8.109.290 pari al 47,6% del totale e il rapporto di mascolinità
risulta pari a 90,7, inferiore al valore nazionale che è pari a 94,3.
Le città dove il rapporto di mascolinità risulta più elevato sono: Olbia (98,7), Barletta
(98,6), Trani (97,8), Andria (97,2), L’Aquila (96,1) e Siracusa (96,1) I valori più
bassi a: Udine (86,4) Cagliari (86,4), Salerno (87,3) e Aosta (87,4). Pertanto ad
Olbia ci sono 98,7 uomini ogni 100 donne mentre ad Udine gli uomini sono 86,4 ogni
100
donne.Innessuna delle città considerate il valore è pari o superiore a 100 (vedi
Grafico 1.1.2
).
Per quanto riguarda le sei città che superano i 500.000 abitanti, il valore del
rapporto di mascolinità varia tra 88,5 di Genova e 91,5 di Palermo.
Il confronto con il sopra citato dato nazionale rileva che solamente 8 città (L’Aquila,
Andria, Barletta, Trani, Matera, Crotone, Siracusa e Olbia) presentano un valore più
elevato (vedi
Tabella 1.1.3
).
RAPPORTO DI MASCOLINITÀ