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Frizza et al. /

Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015)

ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 pagg. 4-63

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L’età, il sesso, lo stato civile, la residenza e la nazionalità costituiscono le

caratteristiche strutturali di una popolazione. Tra queste la composizione per età

rappresenta uno degli aspetti fondamentali. La

composizione per età di una

popolazione

esprime la popolazione residente, a una certa data per fasce di età:

giovani 0-14 anni, adulti 15-64, anziani 65 anni e oltre, in un determinato ambito

territoriale; nel nostro studio tale ambito è il Comune.

Dai risultati riferiti alla struttura per età della popolazione si ricavano inoltre una serie

di indici quali l’indice di vecchiaia, l’indice di dipendenza strutturale, ecc. che

consentono una lettura sintetica delle caratteristiche relative alla struttura

medesima.

La distribuzione percentuale per classi di età permette poi la comparazione tra

strutture demografiche di popolazioni appartenenti a territori diversi e a periodi

diversi. Guardando il

Grafico 1.1.3

, riferito agli 85 Comuni considerati e la relativa

Tabella 1.1.4

, si rileva che, al 31/12/2014, la quota di popolazione in età 0-14

assume il valore percentuale massimo, pari al 16,4% (16,8% nel 2013), ad Andria e

il valore percentuale più basso, pari a 10,0% (come il precedente anno) a Cagliari.

Per la quota di popolazione 15-64 la percentuale più alta si riscontra ad Olbia: 70,2%

(70,6% nel 2013) e la più bassa a Savona: 59,5% (59,6% nel 2013). Infine per la

fascia di età 65 anni e oltre, a Savona si osserva il valore più alto, pari al

29,0%,(28,9 nel 2013), e a Olbia la percentuale più bassa pari al 14,9% (14,5% nel

2013).

Dai dati si evince inoltre che l’indice di vecchiaia, dato dal rapporto percentuale tra la

popolazione anziana e quella da 0 - 14 anni, presenta una notevole variabilità

nell’ambito dei Comuni esaminati. Il valore più alto a Ferrara dove ci sono 260 (262

nel 2013) anziani ogni 100 giovani, seguita da Cagliari con un indice uguale a 258

(254 nel 2013) e da Savona con 252 (250 nel 2013). L’indice di vecchiaia assume

valori inferiori a 100 solo ad Andria dove risulta pari a 99 (94 nel 2013). Ad Olbia,

invece, l’indice di vecchiaia è passato da 97 a 101 tra il 2013 e il 2014. Nella

maggior parte delle città considerate il rapporto tra gli anziani e i giovani assume

proporzioni notevoli, infatti, il valore è superiore a 150 per 69 delle 85 città

esaminate (vedi

Tabella 1.1.5

).

L’indice di dipendenza strutturale, che esprime il carico sociale ed economico teorico

della popolazione in età attiva, è definito come rapporto tra popolazione in età non

attiva (0-14 anni e 65 anni e più) e popolazione in età attiva (15-64 anni), moltiplicato

per 100. Va evidenziato che in genere valori superiori a 50 indicano una situazione di

squilibrio tra generazioni. I dati in esame variano da 42 di Olbia a 68 di Savona.

Solamente 7 delle città oggetto di studio presentano valori inferiori o uguali a 50, e

sono: Olbia (42), Trani (48), Crotone (48) Andria (49), Sassari (50), Caserta (50),

Barletta (50).

In 23 città, tra le 85 in esame, l’età media della popolazione è più bassa di quella

risultante a livello nazionale pari a 44,4. A Ferrara, Savona, Trieste, Genova, Cagliari

e Venezia il valore dell’indicatore è pari o superiore a 48.

STRUTTURA PER ETÀ DELLA POPOLAZIONE