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Martarelli et al. /

Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015)

ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 pagg. 220 – 247

236

L’area urbana di Avellino ricade nell’omonimo foglio n° 449 della Carta Geologica

d’Italia alla scala 1:50.000 (Servizio Geologico d’Italia – ISPRA; stralcio in

Figura

2.6.11

), in corso di realizzazione da parte della Regione Campania. Tale carta

geologica e le relative

Note Illustrative

, a cura di Pescatore T.S. e Pinto F. e con i

contributi di Guadagno M.F., Lupo G., Giano S.I., Amore F.O. e Parente M.,

costituiscono la principale fonte dei dati riportati in questo

Rapporto

.

Figura 2.6.11

Stralcio alla scala 1:50.000 del Foglio geologico 449 “Avellino” (per

il significato delle sigle, vedi testo)

Fonte: ISPRA-Servizio geologico d’Italia,

Carta geologica d’Italia

, scala 1:50.000, Foglio 449

“Avellino”.

La città di Avellino si estende per circa 10 km

2

in una depressione morfotettonica

caratterizzata da lineamenti strutturali a direzione appenninica ed antiappenninica,

localmente dissecati da set di faglie orientate N-S ed E-O. La conca è delimitata a

Ovest dai rilievi carbonatici dei Monti di Avella e a Sud dai Monti di Solofra, mentre a

Est dalla porzione settentrionale dei Monti Picentini con i rilievi Tuoro e Terminio. La

città è circondata da rilievi collinari a litologie prevalentemente arenaceo-marnoso-

argillose (CPA, FYR) e conglomeratiche (RVMb, UTA), che costituiscono in parte il

substrato pre-quaternario su cui sorge l’abitato. Il nucleo centrale dell’urbanizzato,

compreso tra i torrenti S. Francesco a Nord e Rio Fenestrella-Rigatore a Sud, è

fondato sul Tufo Grigio Campano (TGC). Si tratta di un deposito piroclastico a matrice

AVELLINO