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Martarelli et al. /

Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015)

ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 pagg. 220 – 247

232

L’area urbana di Teramo ricade interamente nel Foglio n° 339 “Teramo” della Carta

Geologica d’Italia alla scala 1:50.000 (

Figura 2.6.8

). Il Foglio, realizzato

dall’Università “G. D’Annunzio” di Chieti e dalla Regione Abruzzo come ente

realizzatore, è consultabile sul sito

web

dell’ISPRA in attesa di essere stampato. La

sintesi riportata di seguito deriva per la maggior parte dalle informazioni contenute

nel Foglio Geologico e nelle Note Illustrative (Brozzetti et al., in stampa).

Figura 2.6.8

– Stralcio del Foglio 339 “Teramo” della Carta geologica d’Italia in scala

1:50.000 (per le sigle delle formazioni si veda il testo).

Fonte: ISPRA-Servizio geologico d’Italia,

Carta geologica d’Italia

, scala 1:50.000, Foglio 339

“Teramo”.

La città di Teramo è localizzata nel settore occidentale del Foglio, nel settore di

passaggio tra la fascia orientale della Montagna dei Fiori-Montagnone (rilievi ubicati al

di fuori del Foglio) e la zona collinare antistante che digrada progressivamente verso

la costa. La città è collocata prevalentemente su una superficie a debole pendenza,

sviluppata tra i 250 ed i 300 m di quota e sospesa intorno ai 20 m sul fondovalle,

corrispondente alla superficie di deposizione dell’esteso terrazzo alluvionale formato

dai depositi del Subsintema di Castelnuovo al Vomano (

AVM

6

); è delimitata dal fiume

Vezzola, a Nord, e dal fiume Tordino, a Sud, che confluiscono poco a Est dell’area

urbana. Il Fiume Tordino, con decorso OSO-ENE, è il corso d’acqua principale

dell’area; il suo bacino idrografico, analogamente agli altri bacini che interessano

l’area pedemontana adriatica, è caratterizzato da un’evidente asimmetria, con una

TERAMO