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1.
PREMESSA
Il Decreto Legge, n. 179 del 18 ottobre 2012, coordinato con la Legge di
conversione del 17 dicembre 2012, n. 221, prevede, che i valori di attenzione e gli
obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi
elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e
300 GHz siano intesi come media dei valori nell’arco delle 24 ore, mentre il limite di
esposizione viene ancora considerato sui 6 minuti.
Al quadro normativo sono seguite, nel settembre 2013, la norma CEI 211-7,
appendice E “Misura del campo elettromagnetico da stazioni radio base per sistemi
di comunicazione mobile (2G, 3G, 4G), tecniche relative alle procedure di misura” e,
nel dicembre 2014, le “Linee guida, relative alla definizione delle modalità con cui gli
operatori forniscono all'ISPRA e alle ARPA/APPA i dati di potenza degli impianti e alla
definizione dei fattori di riduzione della potenza da applicare nelle stime previsionali
per tener conto della variabilità temporale dell'emissione degli impianti nell'arco delle
24 ore” (G.U. 296 del 22/12/2014).
In attuazione a queste disposizioni, le misure possono essere utilizzate per le verifiche
del rispetto o superamento dei livelli stabiliti dalla normativa tramite confronto diretto
con la soglia d’interesse, solo se sono mediate su un intervallo temporale pari a
quello definito dalla normativa stessa, ovvero 6 minuti per il limite di esposizione e 24
ore per il valore di attenzione e per l’obiettivo di qualità.
2.
SITUAZIONE IN LOMBARDIA
In Lombardia a causa del notevole sviluppo della rete di telefonia mobile,
dell’implementazione della tecnologia LTE e dell’elevata urbanizzazione, numerosi sono
attualmente i siti nel cui intorno i valori di campo elettromagnetico simulati, tramite
software dedicati, a partire dai dati tecnici degli impianti istallati, si avvicinano al
valore di attenzione di 6 V/m. Risulta quindi particolarmente importante effettuare
controlli in campo con modalità conformi alle norme tecniche vigenti.
È stato quindi avviato uno studio con l’obiettivo di conciliare la necessità di misurare
valori statisticamente significativi con le esigenze logistiche in sede di controllo a
campo.
In particolare è stata indagata la fattibilità di misure in banda stretta e
l’ottimizzazione delle modalità di acquisizione del dato finalizzato all’applicazione delle
tecniche di estrapolazione.
Tramite le tecniche di estrapolazione previste dalla norma CEI 211-7/E si può infatti
accertare il superamento del valore di attenzione o dell’obiettivo di qualità, definiti
come valori medi sulle 24 ore, con misure di durata molto inferiore.
Allo scopo di definire la periodicità ottimale di acquisizione dell’analizzatore di spettro
è stato studiato l'andamento temporale dei segnali registrati, per combinare i tempi
di risposta dello strumento e del sistema di gestione del dato con i tempi di
variazione dei segnali in ambiente. Tali tecniche sono particolarmente indicate in
situazioni di controllo in campo che spesso vengono svolte in abitazioni private.