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Inoltre, per segnali di tipo pulsato con frequenze superiori a 10 MHz, quali quelli del
radar in oggetto, si raccomanda che i valori di picco della densità di potenza
equivalente o del campo elettrico non superino, rispettivamente di 1000 volte o di 32
volte, i corrispondenti livelli di riferimento indicati in Tabella 2.1. In sostanza, nel
nostro caso, poiché la frequenza di lavoro del radar è pari a 9.367 GHz, i valori di
picco da non superarsi risultano essere pari a 10000 W/m
2
per la densità di
potenza, ovvero 1952 V/m per il campo elettrico.
I corrispondenti valori medi, su un qualunque arco di 6 minuti, sono indicati nell’ultima
riga della Tabella 2.1 sopra riportata, cioè 10 W/m
2
per la densità di potenza e 61
V/m per il campo elettrico.
3. RISULTATI E CONCLUSIONI
I risultati dei rilievi effettuati nel punto 1 ed utili per un confronto, sono riportati nella
seguente tabella 3.1
Tabella 3.1: confronto tra i rilievi del campo elettrico di picco nel punto 1
Potenza
di picco
(kW)
Tilt
radar (°)
Campo elettrico di picco (E
p
) rilevato
Scarti
E
pEMR
-E
pPIEM
(dB)
Arpa EMR
(CS-A)
Arpa PIEM
(CS-B)
V/m
dB
V/m
V/m
dB
V/m
60
0
65.4
36.3
58.8
35.4
0.9
60
4.5
942.6
59.5
1032.4
60.3
-0.8
Come si evidenzia dagli scarti riportati in tabella 3.1, le due catene strumentali
mostrano un ottimo accordo contenuto entro
1 dB.
Questo riscontro conferma la validità di entrambe le metodiche di rilevamento e
fornisce ulteriori rassicurazioni in merito ai risultati inerenti le verifiche del rispetto
dei livelli di riferimento.
Nella successiva tabella 3.2 e nella Fig. 3.1 sono riportati i parametri temporali
rilevati con la catena CS-A e necessari per il calcolo dei valori di campo elettrico
mediati su 6 minuti.
Tabella 3.2: verifiche del rispetto dei livelli di riferimento rilievo dei parametri
temporali
PRF
(Hz)
Durata
impulso(ns)
Tempo di rotazione per un
giro completo antenna (s)
Tempo illuminazione
rilevato a “zero
segnale” (s)
1000
1020
25.7
0.23 (
P.to1)
0.21 (
P.to2)