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b.
avaria al sistema di rotazione dell’antenna con blocco nella direzione del recettore
ed avaria al sistema di blocco erogazione radiazione anche in presenza dell’allarme
rotazione antenna, con mantenimento delle condizioni suddette per almeno 6
minuti. Il recettore è investito dal lobo primario di radiazione;
c.
avaria al sistema di sequenze programmate con antenna in rotazione sempre
all’alzo, tale per cui il recettore è investito dal lobo primario di radiazione, tempo
di esposizione del recettore pari al tempo di illuminazione valutato per valori
superiori alla sensibilità strumentale e campo elettrico che investe il recettore
pari al valore massimo di picco. In questo caso il recettore riceve una esposizione
pari a quella massima possibile nel periodo di illuminazione e nulla per tutto il
resto della rotazione dell’antenna.
Un controllo della potenza erogata dal radar nel corso dei rilievi, effettuato da Arpa
Piemonte, ne ha evidenziato la variabilità, soprattutto nella sessione mattutina
inerente il punto 1; tuttavia, i dati riportati di seguito, si riferiscono, con ragionevole
certezza, a valori compresi tra 55 e 65 kW. La frequenza di lavoro, rilevata mediante
analizzatore di spettro, è risultata essere di 9.367 GHz. Gli impulsi sono stati
impostati per una durata di 1 µs, con una frequenza di ripetizione (PRF) pari a 1000
Hz ed una velocità di rotazione dell’antenna pari a 14°/s.
La gestione del radar ha inoltre permesso di individuare l’esatta elevazione in
corrispondenza della quale si massimizza il campo elettrico all’antenna ricevente del
set di misura. È stato pure verificato che, rispetto ai valori individuati (4.8° per il
p.to1 e 1.5° per il
p.to2), ad un aumento o diminuzione dell’alzo seguiva sempre una
riduzione del campo ricevuto.
I rilievi finalizzati alla verifica del rispetto dei livelli di riferimento, effettuati da Arpa
Emilia Romagna in supporto tecnico ad Arpa Lombardia, sono stati eseguiti, con la
catena di misura (CS-A) in dotazione alla sezione di Reggio Emilia, nei due punti di
indagine sopra individuati. Arpa Piemonte – Dipartimento Tematico Radiazioni –
Struttura Radiazioni Non Ionizzanti, ha eseguito rilievi nel solo punto 1, utilizzando una
diversa catena di misura (CS-B), che ha consentito di ottenere dati utili per un
confronto. Il
set
CS-A opera nel dominio del tempo e si basa sull’uso del
detector
Agilent mod. 8474B e dell’oscilloscopio digitale LeCroy Wave Runner mod. 6050A;
completano il
set
l’attenuatore variabile Agilent mod. 8495B, il cavo a basse perdite
Micro-Coax Utiflex UFB 311A e l’antenna R&S HL050 (Fig. 1.2).