Background Image
Previous Page  108 / 203 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 108 / 203 Next Page
Page Background

95

b.

avaria al sistema di rotazione dell’antenna con blocco nella direzione del recettore

ed avaria al sistema di blocco erogazione radiazione anche in presenza dell’allarme

rotazione antenna, con mantenimento delle condizioni suddette per almeno 6

minuti. Il recettore è investito dal lobo primario di radiazione;

c.

avaria al sistema di sequenze programmate con antenna in rotazione sempre

all’alzo, tale per cui il recettore è investito dal lobo primario di radiazione, tempo

di esposizione del recettore pari al tempo di illuminazione valutato per valori

superiori alla sensibilità strumentale e campo elettrico che investe il recettore

pari al valore massimo di picco. In questo caso il recettore riceve una esposizione

pari a quella massima possibile nel periodo di illuminazione e nulla per tutto il

resto della rotazione dell’antenna.

Un controllo della potenza erogata dal radar nel corso dei rilievi, effettuato da Arpa

Piemonte, ne ha evidenziato la variabilità, soprattutto nella sessione mattutina

inerente il punto 1; tuttavia, i dati riportati di seguito, si riferiscono, con ragionevole

certezza, a valori compresi tra 55 e 65 kW. La frequenza di lavoro, rilevata mediante

analizzatore di spettro, è risultata essere di 9.367 GHz. Gli impulsi sono stati

impostati per una durata di 1 µs, con una frequenza di ripetizione (PRF) pari a 1000

Hz ed una velocità di rotazione dell’antenna pari a 14°/s.

La gestione del radar ha inoltre permesso di individuare l’esatta elevazione in

corrispondenza della quale si massimizza il campo elettrico all’antenna ricevente del

set di misura. È stato pure verificato che, rispetto ai valori individuati (4.8° per il

p.to

1 e 1.5° per il

p.to

2), ad un aumento o diminuzione dell’alzo seguiva sempre una

riduzione del campo ricevuto.

I rilievi finalizzati alla verifica del rispetto dei livelli di riferimento, effettuati da Arpa

Emilia Romagna in supporto tecnico ad Arpa Lombardia, sono stati eseguiti, con la

catena di misura (CS-A) in dotazione alla sezione di Reggio Emilia, nei due punti di

indagine sopra individuati. Arpa Piemonte – Dipartimento Tematico Radiazioni –

Struttura Radiazioni Non Ionizzanti, ha eseguito rilievi nel solo punto 1, utilizzando una

diversa catena di misura (CS-B), che ha consentito di ottenere dati utili per un

confronto. Il

set

CS-A opera nel dominio del tempo e si basa sull’uso del

detector

Agilent mod. 8474B e dell’oscilloscopio digitale LeCroy Wave Runner mod. 6050A;

completano il

set

l’attenuatore variabile Agilent mod. 8495B, il cavo a basse perdite

Micro-Coax Utiflex UFB 311A e l’antenna R&S HL050 (Fig. 1.2).