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Figura 1.2 - Catena di misura CS-A

Fonte ARPA Emilia Romagna

Il procedimento consiste nella rivelazione degli impulsi emessi dal radar mediante il

detector

e nella successiva misura dei parametri di caratterizzazione (ampiezza,

durata, PRF), per entrambe le polarizzazioni dell’antenna, con l’oscilloscopio;

quest’ultimo dispone di una discreta profondità di memoria (24 Mpts) che, associata

ad una adeguata velocità di campionamento, consente, in un unica rotazione

dell’antenna radar, di acquisire tutti i parametri d’interesse. Con la funzione di

segmentazione della memoria è inoltre facilmente misurabile anche il periodo di

rotazione dell’antenna.

Il campo elettrico che investe l’antenna è ottenuto attraverso la seguente relazione:

mV

tensione letta sull’oscilloscopio in mV

D

k

coefficiente di conversione del

detector

da

mV a dBm

AAD

dB

attenuazione, espressa in dB, introdotta

tra l’antenna e il

detector

AF

dB

antenna factor

(k), alla frequenza operativa

del radar, espresso in dB

Mentre dB

AAD

e dB

AF

sono dati forniti dal costruttore, per la determinazione del

coefficiente di conversione del

detector

k

D

è stato necessario ricorre alla sua

taratura: mediante generatore settato con parametri analoghi a quelli di esercizio dei

radar, è stata ottenuta sperimentalmente la curva che rappresenta la tensione in

uscita dal

detector

in funzione della potenza applicata al suo ingresso (Zanichelli P. et

al., 2011).

20

01.13

10 ) /(

 

 

AF

AAD

D

dB

dB kmV

mVE