Chiesura et al. / Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015)
ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 pagg. 272-286
278
Conoscere la composizione del verde urbano totale nelle sue varie
tipologie
consente
di caratterizzare qualitativamente le aree verdi, migliorando la nostra percezione delle
diverse e molteplici funzioni che queste rivestono. Anche per questo indicatore si fa
specifico riferimento ai dati relativi ai 12 nuovi Comuni (aggiornati al 2013).
Le tipologie di verde considerate, scaturite dal lavoro condotto dal Gruppo di Lavoro
interistituzionale che oltre ad ISPRA ed ISTAT coinvolge altri soggetti (Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Istituto Nazionale di Urbanistica
e Legambiente), sono:
•
Verde storico
: ville, giardini e parchi che abbiano interesse artistico, storico
paesaggistico e/o che si distinguono per la loro non comune bellezza (ai sensi
del D.lgs. 42/2004 e successive modifiche);
•
Grandi parchi urbani
: parchi, ville e giardini urbani più o meno estesi che non
risultano vincolati ai sensi del D.lgs. 42/2004 e successive modifiche, ma che
conservano al proprio interno valori naturalistici e/o storico-architettonici
riconosciuti tali dagli appositi strumenti urbanistici locali;
•
Verde attrezzato
: aree adibite a piccoli parchi e giardini di quartiere con giochi
per bambini, aree cani, ecc. (attrezzate con percorsi di fruizione, panchine ecc.),
destinate ad uso pubblico;
•
Aree di arredo urbano
: aree verdi create a fini estetici e/o funzionali;
•
Forestazione urbana
: aree libere e incolte che per estensione e ubicazione
possono essere destinate alla creazione di aree boscate in ambito urbano;
•
Giardini scolastici
: aree verdi e giardini di pertinenza delle scuole;
•
Orti urbani
: piccoli appezzamenti di terra di proprietà comunale da adibire alla
coltivazione ad uso domestico, impianto di orti e giardinaggio ricreativo,
assegnati in comodato ai cittadini richiedenti;
•
Aree sportive all’aperto
(a gestione pubblica): aree destinate a servizio ludico
ricreativo adibite a campi sportivi, piscine, campi polivalenti, aule verdi, ecc.;
•
Aree boschive
: aree boscate di proprietà e/o gestione pubblica;
•
Verde incolto
: aree verdi in ambito urbano non soggette a coltivazioni od altre
attività agricole, nelle quali la vegetazione non è soggetta a manutenzione;
•
Altro
: include le classi residuali di verde quali orti botanici, giardini zoologici e
cimiteri.
Il
Grafico 3.1.1
e, per le sole nuove città, anche la
Tabella 3.1.2
nella sezione Tabelle
(per le altre città si veda Chiesura e Mirabile, 2014) riportano la composizione
percentuale delle diverse tipologie di verde pubblico per le città con percentuali
>1
% 10. Pertanto, fra le nuove ci sono solo Cuneo, Pavia, Rovigo ed Avellino.
10
Restano escluse dall’analisi le seguenti 19 città: Asti, Savona, Ravenna, Pistoia, Arezzo, Viterbo, Latina,
L’Aquila, Benevento, Foggia, Andria, Barletta, Taranto, Brindisi, Lecce, Ragusa, Siracusa, Sassari, Olbia. A
queste si aggiungono, fra le nuove, Imperia, Pisa, Ascoli Piceno, Rieti, Teramo, Trani, Crotone e Trapani.
TIPOLOGIE DI VERDE PUBBLICO