Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015)
ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 ISBN 978-88-448-0749-8,
www.isprambiente.gov.it288
Riassunto
Viene qui analizzato lo stato dell’arte al 2013 relativo alla presenza di aree naturali
protette terrestri nelle 85 città oggetto di indagine, con particolare riferimento alle
12 città aggiunte in questa edizione.
Le aree naturali protette contribuiscono alla qualità ambientale del Comune in cui
ricadono attraverso numerosi servizi ecosistemici e rappresentano, quindi, un buon
indicatore di qualità urbana. Seppur generalmente meno fruibili rispetto alle aree
ricadenti nelle classiche tipologie di verde urbano come ville e parchi, esse incidono
spesso in modo significativo sul patrimonio verde totale, interessando porzioni
significative di territorio. L’analisi dei dati lo conferma: in 15 città le aree naturali
protette interessano più di un quarto del territorio comunale ed in 5 città si
registrano valori superiori al 40% (compresa Pisa fra le nuove città). In generale,
comunque, nella maggior parte del campione analizzato (52 su 85 Comuni) la
superficie di territorio naturale protetto non supera un 1/5 dell’intero Comune. In 10
città non sono disponibili dati per questo indicatore (comprese, fra le nuove, Rovigo,
Avellino e Trani).
Si segnala, infine, che fra le aree naturali protette che sono state analizzate sono
compresi anche i parchi agricoli, aree di grande valenza ambientale e paesaggistica,
presenti soprattutto in città di pianura, istituiti con leggi regionali e/o delimitati per
specifica destinazione d’uso negli strumenti di pianificazione urbanistica locale. In
nessuna delle 12 nuove città sono presenti parchi agricoli.
Parole chiave
Aree naturali protette, Biodiversità urbana, Valore naturalistico
3.2 LE AREE NATURALI PROTETTE
A. Chiesura, M. Mirabile
ISPRA – Dipartimento Stato dell’Ambiente e Metrologia Ambientale