Caricchia et al. / Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015)
ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 pagg. 504-546
514
L'
ozono troposferico
3(
O
3
) è un inquinante secondario che si forma attraverso
processi fotochimici in presenza di precursori (ossidi d’azoto e i composti organici
volatili). Dopo il particolato, l’ozono è l’inquinante atmosferico che, per tossicità e per
i livelli di concentrazione che possono essere raggiunti, incide maggiormente sulla
salute umana. Può causare seri problemi anche all’ecosistema, all’agricoltura e ai
beni materiali. Il D.lgs. 155/2010 definisce per l’ozono ai fini della protezione della
salute umana un obiettivo a lungo termine (OLT, pari a 120 µg/m
3
), una soglia di
informazione (180 µg/m
3
) e una soglia di allarme (240 µg/m
3
).
I dati disponibili per il 2014 sono relativi a 70 aree urbane; i dati relativi al periodo
estivo 2015 (dati provvisori) sono relativi a 60 aree urbane (i dati riferiti
all’agglomerato di Milano sono rappresentativi anche di Como e Monza, oltre che di
Milano). I dati di dettaglio delle singole aree urbane riferiti all’anno 2014 e al periodo
estivo 2015 sono riportati rispettivamente nelle
Tabelle 6.1.5
e
6.1.6
.
La situazione relativa al 2014 è illustrata nella
Mappa tematica 6.1.5
L’OLT è
superato nella quasi totalità delle aree urbane; solo a Pescara, Potenza, Catanzaro,
Reggio Calabria, Trapani, Ragusa, Sassari e Olbia non sono stati registrati
superamenti. Nella maggior parte delle aree urbane (42) si registra un numero di
giorni di superamento dell’OLT fino a 25. Nelle restanti aree urbane (20) si registra
un numero di giorni di superamento dell’OLT superiore a 25: a parte Ascoli Piceno e
Siracusa, tutte le aree urbane con OLT superiore a 25 sono localizzate al Nord Italia.
Numerosi giorni di superamento dell’OLT (oltre 40) sono stati registrati a Torino,
Genova, nell’agglomerato di Milano, Como, Monza, Bergamo, Brescia, Bologna, Rimini
e Siracusa. I superamenti della soglia di informazione sono più frequenti e intensi al
Nord. Superamenti della soglia di allarme sono stati registrati solo nell’agglomerato
di Milano e Bergamo. I superamenti nel 2014 risultano generalmente inferiori
rispetto al 2013 (Caricchia
et al
., 2014). È ragionevole supporre che le differenze
interannuali nelle condizioni meteo-climatiche (ISPRA, Stato dell’Ambiente 50/2014
ISPRA; Stato dell’Ambiente 57/2015) siano il principale motivo.
I dati del periodo estivo (aprile-settembre) 2015 risultano particolarmente elevati. Le
condizioni meteo-climatiche dell’estate 2015 hanno verosimilmente giocato un ruolo
importante; sulla base dei dati finora disponibili (SCIA, Sistema nazionale per la
raccolta, l’elaborazione e la diffusione di dati Climatici di Interesse Ambientale) il
2015 si pone tra gli anni più caldi dal 1961: la temperatura media è stata
particolarmente elevata nei mesi di giugno, luglio, agosto, raggiungendo livelli analoghi
3
Ozono troposferico: ozono presente nella zona compresa tra il suolo e circa 15 km di altitudine, formato
in larga parte da reazioni fotochimiche che coinvolgono inquinanti gassosi precursori, di origine naturale o
antropica. L’O
3
stratosferico, è presente nella zona tra circa 15 km e 50 km, in conseguenza di un
equilibrio dinamico tra formazione e dissociazione, governato dalle reazioni che coinvolgono
prevalentemente l’ossigeno molecolare, l’ossigeno atomico e la radiazione UV a lunghezza d’onda inferiore a
242 nm. Nella stratosfera l’O
3
svolge un’azione protettiva in quanto rappresenta uno “schermo” alle
radiazioni UV ad alta energia dannose per gli esseri viventi.
O
3
– OZONO TROPOSFERICO