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Faticanti et al. /

Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015)

ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 pagg. 746 - 755

750

I dati di

traffico passeggeri

vengono riportati nel

Grafico 7.4.3.

Si è assunto che nel

porto di Pescara non siano stati movimentati passeggeri dal 2011 al 2013 a causa

dell’insabbiamento del porto. I transiti del porto di Taranto non vengono riportati in

quanto relativi a volumi di passeggeri estremamente esigui o quasi nulli. Dopo il

massimo raggiunto nel 2008 quando nei 18 porti in esame hanno fatto scalo quasi

40 milioni di passeggeri, i volumi di trasporto si sono ridotti progressivamente ogni

anno fino al 2013 quando si è raggiunto il valore minimo degli ultimi anni con 32

milioni di passeggeri (-2,9% rispetto al 2012).

Rispetto al 2012, alcuni porti hanno visto incrementare sensibilmente il numero di

passeggeri transitati nel 2013, in particolare La Spezia (+385%), Trieste (+49%), e

Cagliari (+43%). In altri porti la crescita del trasporto di passeggeri è stata più

contenuta come a Genova, Savona e Venezia. In contrazione i flussi di passeggeri

registrati a Catania, Olbia, Livorno, Bari, Napoli, Ravenna, Salerno e Messina.

Pressoché invariati i dati di traffico a Palermo, Brindisi ed Ancona. Nel 2013, i porti

che hanno movimentato più passeggeri sono stati Messina e Napoli con quasi 7 e 6,9

milioni di unità rispettivamente; Genova, Livorno, Olbia e Venezia hanno registrato

valori di traffico oltre 2 milioni di passeggeri mentre a Bari, Palermo, Savona e

Ancona hanno fatto scalo fra 1,2 e 1,7 milioni di passeggeri.

Il trasporto di passeggeri viene comunemente suddiviso in passeggeri imbarcati su

traghetti di linea e passeggeri imbarcati su crociere. Alla diminuzione del trasporto

totale di passeggeri osservato nel 2013 rispetto al 2012 corrisponde una

contrazione del numero di passeggeri di linea (-4,6% pari a circa 1,1 milioni di unità)

ed un incremento dei crocieristi (+4,7% pari a circa 380.000 unità). Per quanto

concerne il trasporto di crocieristi, dopo il calo generalizzato osservato nel 2012, i

volumi sono tornati a crescere nel 2013. A La Spezia il numero di crocieristi è

addirittura quasi quintuplicato (da 42.383 a 205.640) e forti incrementi vengono

osservati nei porti di Cagliari (+81%), Genova (+32%) ma anche a Savona, Palermo e

Messina con percentuali di crescita intorno al 15%. La contrazione più marcata

rispetto al 2012 è stata osservata a Brindisi (-66%), Livorno (-29%) e Olbia (-26%).

Nel 2013 i flussi più consistenti si concentrano nei porti di Venezia (oltre 1,8 milioni

di crocieristi), Napoli e Genova (1,2 e 1,1 milioni di crocieristi, rispettivamente).

Come mostrato in

Grafico 7.4.4

, i passeggeri crocieristi rappresentano la quota

preponderante del trasporto passeggeri nei porti di La Spezia (100%), Ravenna

(95%), Venezia (89%), Savona (73%) e Catania (60%). Complessivamente, nei 17

porti osservati (non viene considerato il porto di Pescara che non movimenta

crocieristi) essi rappresentano il 26,3% dei passeggeri totali nel 2013 a fronte del

24,6% osservato nel 2012 e del 23,4% osservato nel 2011. Ciò conferma come nel

corso degli ultimi anni il turismo su crociera abbia saputo conquistare ampi spazi di

mercato rappresentando una delle voci più importanti che contribuisce, in termini

economici, al turismo italiano. Infatti, il movimento crocieristico si sviluppa ormai

tutto l’anno andando oltre i confini della sola stagione estiva permettendo a migliaia di

passeggeri di spostarsi lungo le più importanti mete turistiche che affacciano sul

bacino del Mediterraneo.

TRAFFICO PASSEGGERI