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Lucci et al. / Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015)

ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 pagg. 830 - 840

832

Nuovi modelli di

governance

hanno stimolato il dibattito sul tema urbanistico anche

nel nostro Paese, alla luce del peso rivestito dalle questioni ambientali. L’evoluzione

degli

strumenti di pianificazione urbanistica

ne ha assorbito la complessità, con la

progressiva affermazione di nuove modalità pianificatorie spesso maturate grazie

all’adozione di percorsi partecipati, nel complesso dualismo tra azioni di tutela e

programmi di trasformazione.

Sullo sfondo degli indirizzi di sostenibilità e della dimensione europea, la nuova visione

ha stimolato la progettualità legislativa di scala locale con la complessità dei sistemi

urbani e territoriali di contesto ed il conseguente articolato quadro pianificatorio che è

andato configurandosi dagli anni ’90 del Novecento. I capisaldi si sono basati su alcuni

principali temi quali il rafforzamento dei processi di partecipazione ed il

coinvolgimento dei cittadini nella redazione di piani, gli esiti dei processi di

trasformazione delle città esistente in virtù della qualità energetica, dando luogo alla

distinzione tra gli aspetti normativi e vincolistici e gli indirizzi strategici di assetto

urbanistico.

I piani sono andati quindi configurandosi come

strumenti di nuova generazione

,

con

caratteristiche di percorso e processo, alla luce delle forme di consultazione e

partecipazione collettiva adottate. I Nuovi Piani Regolatori Generali,coordinandosi con

i Piani Strutturali, i Piani Operativi, i Regolament

i 6

, distinguono la forma

programmatica da quella prescrittiva, ai fini di un auspicato sistema coordinato tra

strumenti di analisi e scale di valutazione degli elementi di sostenibilità ambientale e

territoriale. I Piani di Governo del Territorio, che si avvalgono di strumenti come il

Piano dei Servizi ed il Piano delle regole, hanno sostituito ad esempio, in Lombardia, i

PRG vecchia maniera, basandosi sul portato della progettazione partecipata sin dalla

fase iniziale. I Piani di Riqualificazione hanno in gran parte assorbito le funzioni dei

vecchi Piani di recupero, utilizzando i presupposti della pianificazione strategica e

quindi l’utilizzo dei metodi partecipativi.

I Piani di Riqualificazione Urbana focalizzano l’attenzione sul tema dei processi di

trasformazione in ambiti urbani degradati ed individuano interventi rilevanti a livello di

quartiere anche con il concorso di strumenti attuativi e partecipativi come Contratti di

quartiere, Programmi URBAN, Programmi territoriali di sviluppo sostenibile.

I dati di riferimento per le Mappe Tematiche del presente contributo sono il risultato

del monitoraggio 2015 del progetto

Pianificazione locale e A21

L 7

di ISPRA sui temi

del rapporto tra pianificazione locale e ambiente. La metodologia di raccolta dati sul

6

Per i termini e gli acronimi cfr. Glossario come da nota 5

7

L’attività di raccolta e monitoraggio dei dati è svolta dal 2004 (Cfr sugli stessi temi RAU 2004÷2014)

Ulteriori approfondimenti si possono reperire nella pubblicazione online di ISPRA

Pianificazione locale: l'A21L e la nuova generazione di piani

STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE URBANISTICA DI

NUOVA GENERAZIONE