Lucci et al. / Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015)
ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 pagg. 830 - 840
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Nuovi modelli di
governance
hanno stimolato il dibattito sul tema urbanistico anche
nel nostro Paese, alla luce del peso rivestito dalle questioni ambientali. L’evoluzione
degli
strumenti di pianificazione urbanistica
ne ha assorbito la complessità, con la
progressiva affermazione di nuove modalità pianificatorie spesso maturate grazie
all’adozione di percorsi partecipati, nel complesso dualismo tra azioni di tutela e
programmi di trasformazione.
Sullo sfondo degli indirizzi di sostenibilità e della dimensione europea, la nuova visione
ha stimolato la progettualità legislativa di scala locale con la complessità dei sistemi
urbani e territoriali di contesto ed il conseguente articolato quadro pianificatorio che è
andato configurandosi dagli anni ’90 del Novecento. I capisaldi si sono basati su alcuni
principali temi quali il rafforzamento dei processi di partecipazione ed il
coinvolgimento dei cittadini nella redazione di piani, gli esiti dei processi di
trasformazione delle città esistente in virtù della qualità energetica, dando luogo alla
distinzione tra gli aspetti normativi e vincolistici e gli indirizzi strategici di assetto
urbanistico.
I piani sono andati quindi configurandosi come
strumenti di nuova generazione
,
con
caratteristiche di percorso e processo, alla luce delle forme di consultazione e
partecipazione collettiva adottate. I Nuovi Piani Regolatori Generali,coordinandosi con
i Piani Strutturali, i Piani Operativi, i Regolament
i 6, distinguono la forma
programmatica da quella prescrittiva, ai fini di un auspicato sistema coordinato tra
strumenti di analisi e scale di valutazione degli elementi di sostenibilità ambientale e
territoriale. I Piani di Governo del Territorio, che si avvalgono di strumenti come il
Piano dei Servizi ed il Piano delle regole, hanno sostituito ad esempio, in Lombardia, i
PRG vecchia maniera, basandosi sul portato della progettazione partecipata sin dalla
fase iniziale. I Piani di Riqualificazione hanno in gran parte assorbito le funzioni dei
vecchi Piani di recupero, utilizzando i presupposti della pianificazione strategica e
quindi l’utilizzo dei metodi partecipativi.
I Piani di Riqualificazione Urbana focalizzano l’attenzione sul tema dei processi di
trasformazione in ambiti urbani degradati ed individuano interventi rilevanti a livello di
quartiere anche con il concorso di strumenti attuativi e partecipativi come Contratti di
quartiere, Programmi URBAN, Programmi territoriali di sviluppo sostenibile.
I dati di riferimento per le Mappe Tematiche del presente contributo sono il risultato
del monitoraggio 2015 del progetto
Pianificazione locale e A21
L 7di ISPRA sui temi
del rapporto tra pianificazione locale e ambiente. La metodologia di raccolta dati sul
6
Per i termini e gli acronimi cfr. Glossario come da nota 5
7
L’attività di raccolta e monitoraggio dei dati è svolta dal 2004 (Cfr sugli stessi temi RAU 2004÷2014)
Ulteriori approfondimenti si possono reperire nella pubblicazione online di ISPRA
Pianificazione locale: l'A21L e la nuova generazione di pianiSTRUMENTI DI PIANIFICAZIONE URBANISTICA DI
NUOVA GENERAZIONE