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7.
CONCLUSIONI
È stato calcolato l’indicatore di esposizione della popolazione al campo elettrico
prodotto dalle Stazioni Radio Base attive nei Comuni capoluogo del Veneto (Belluno,
Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza); il calcolo è stato effettuato
considerando tutti gli impianti attivi all’interno del territorio comunale e quelli presenti
entro un raggio di almeno 500 m dal confine.
I valori di campo elettrico sono stati mediati sulle sezioni di censimento ISTAT del
2011, contenenti i dati dei residenti, al fine di costruire la distribuzione della
popolazione rispetto a determinati intervalli di campo elettrico, da 0 V/m fino a 6
V/m. È importante ricordare che i valori di campo elettrico sono stati calcolati ad
un’unica altezza, pari a 5 metri e corrispondente al primo piano degli edifici.
Conseguentemente, tutta la popolazione è stata associata a tale quota, e cioè
considerata residente al primo piano. Questa assunzione può comportare una
sottostima delle esposizioni ai livelli più bassi e più alti del campo elettrico.
Per ogni città sono stati stimati i due indicatori statistici, la mediana e il 95°
percentile, rappresentativi dell’esposizione, rispettivamente della metà e della
maggioranza della popolazione. Con l’eccezione di Belluno, che, come atteso, è la città
con i valori inferiori, nei rimanenti 6 centri la mediana è compresa tra 1.9 V/m e 2.1
V/m, e il 95° percentile tra 2.8 V/m e 3.3 V/m. I livelli più elevati sono registrati a
Padova, il comune con la più elevata potenza emessa.
Dal confronto con l’indicatore valutato nel 2009, è emerso un aumento netto
dell’esposizione della popolazione, in conseguenza del maggior numero di impianti
installati e della potenza emessa. L’incremento di circa 1 V/m e 0.9 V/m,
rispettivamente delle mediane e del 95° percentile, evidenziano che la metà dei
residenti delle città del Veneto e la maggioranza di essi sono ora esposti in media ad
un campo più elevato di circa 1 V/m – 0.9 V/m rispetto a 6 anni fa.
La distribuzione della popolazione rispetto le classi di campo elettrico considerate
nello studio assume la tipica forma a campana. Inoltre, rispetto al 2009, la
distribuzione si allarga maggiormente ed è spostata verso gli intervalli di valori più
alti. In termini numerici, considerando la popolazione totale delle 7 città del Veneto, e
facendo riferimento a 3 V/m, ossia a metà del valore di attenzione stabilito dalla
normativa, si osserva che la percentuale di persone esposte a più di 3 V/m passa da
meno dello 0.1% nel 2009 a 5% nel 2015.
È stata infine analizzata la relazione tra campo elettrico medio di ogni città e la
potenza complessiva degli impianti sia per il 2009 che per il 2015. I 14 punti sono
correlati tramite una relazione circa quadratica tra campo e potenza, nonostante si
tratti di stime medie e complessive su aree vaste e non riferite ad un'unica sorgente.
Lo strumento di analisi elaborato permette di sintetizzare chiaramente l’impatto degli
impianti di telefonia cellulare sul territorio e sulla popolazione e di monitorarne i
cambiamenti nel tempo, fornendo così indicazioni utili sia in ambito preventivo che di
controllo.