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Marinosci et al./

Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015)

ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 pagg. 156 – 173

159

cartografia

Imperviousness

, prodotta nell’ambito del programma Copernicu

s 9

,

aggiornata al 2012 e migliorata da ISPRA. Sono utilizzati a tal fine dati ad alta

risoluzione (20m x 20m) sulla impermeabilizzazione del suolo in forma di percentuale

di impermeabilizzazione in relazione all’area del

pixel

. Come suggerito dall’Agenzia

Europea per l’Ambiente, al fine di rappresentare efficacemente le condizioni della

superficie costruita (

built-up area

), sono stati considerati come impermeabilizzati

tutti i

pixel

con grado di impermeabilizzazione maggiore o uguale al 30% ossia le aree

prevalentemente artificiali e costruite, anche parzialmente (EEA, 2011). Dunque,

vengono identificate tutte le superfici artificiali che ricoprono anche parzialmente il

suolo con materiale impermeabile. La cartografia

Imperviousness

è stata migliorata

da ISPRA rispetto a quella utilizzata nell’edizione precedente del Rapporto, al fine di

eliminare i principali errori di omissione e di commissione. Pertanto i dati non sono

confrontabili con quelli presentati lo scorso anno. L’utilizzo di questo dato disponibile a

livello nazionale, consente il calcolo degli indicatori per tutte le città del campione.

Poiché i valori considerano l’area urbanizzata all’interno della superficie comunale,

questi indicatori risentono meno dell’influenza dei limiti amministrativi e risultano

pertanto utili per confrontare modelli di urbanizzazione nelle varie città.

L’elaborazione prodotta da ISPRA (ISPRA, 2015) sulla base dell’originale dato

continuo, suddivide il territorio di ciascun Comune in due classi (aree urbanizzate e

non urbanizzate) per consentire la derivazione degli indicatori riportati nella

Tabella

2.2.1

seguente.

Tabella 2.2.1

- Indicatori di compattezza e diffusione

urbana

Indicatore

Descrizione e significato

LCPI

(Largest Class

Patch Index)

Ampiezza percentuale del poligono di area urbanizzata di

dimensioni maggiori. È un indicatore di compattezza.

RMPS

(Residual Mean

Patch Size)

Ampiezza media dei poligoni residui, escluso quello maggiore.

Fornisce la dimensione della diffusione delle città attorno al

nucleo centrale.

Al fine di rappresentare efficacemente le condizioni della superficie urbana e di

limitare gli effetti di disturbo di alcune costruzioni isolate o lineari, sono considerate,

per gli indicatori LCPI ed RMPS, come urbanizzate le aree prevalentemente artificiali

e costruite, anche parzialmente (EEA, 2011), sulla base di un valore di riferimento

ottenuto come valore medio di ogni

pixel

su un’area di 100 m di raggio. In particolare,

questa elaborazione è prodotta riclassificando con strumenti GIS di

focal density

i dati

dello strato

Imperviousness

del 2012 e considerando un valore mediato su un intorno

più ampio rispetto al valore di 20 metri del

pixel

. A tal fine, i valori sono stati

riclassificati con una area di raggio 100 metri. Sono considerati urbanizzati tutti i

pixel

con grado di impermeabilizzazione maggiore o uguale al 30%. Nelle elaborazioni

metriche sono stati esclusi tutti quegli elementi puntuali di disturbo, che seppur

9

Copernicus (già noto come GMES -

Global Monitoring for Environment and Security

) è il programma

europeo finalizzato alla realizzazione di un sistema per l’osservazione della terra in grado di rendere

disponibili alcuni servizi informativi e cartografie in diversi settori (

Emergency, Security, Marine, Climate

Change, Atmosphere, Land

; EEA, 2013).