Mirabile / Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015)
ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 pagg. 298-318
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Questo indicatore fornisce il
numero di specie di flora e fauna tutelate per sito
in
base alla Direttiva 92/43/CEE “Habitat” (elencate all’Allegato II) e alla Direttiva
2009/147/CE “Uccelli” (elencate all’Allegato I) presenti all’interno dei siti Natura
2000 localizzati nei territori dei Comuni analizzati. Tale informazione è stata ricavata
analizzando i più recenti formulari standard (ottobre 2014). È stata valutata la
situazione per singolo sito piuttosto che per ogni Comune. Infatti evidenziare che una
data specie, magari prioritaria, è presente in più di un sito dà conto di quanto il
territorio di un dato Comune possa essere importante per la conservazione globale di
quella specie. Ci si focalizzerà sulle specie prioritarie, ovvero quelle specie il cui stato
di conservazione desta particolare preoccupazione (ad esempio perché hanno
popolazioni in declino e/o una distribuzione limitata). Per quanto concerne le
informazioni relative alle specie animali e vegetali d’interesse comunitario rinvenute
nei 60 Comuni analizzati nella precedente edizione si rimanda al contributo specifico
del X Rapporto (Mirabile, 2014). Qui viene esaminata la situazione per le nuove città.
Per quanto concerne la flora, sono segnalate specie vegetali d’interesse comunitario
nei siti di 6 Comuni per un totale di 7 siti (
Grafico 3.3.3
e
Tabella 3.3.3
nella sezione
Tabelle). I Comuni nei quali si rinviene flora d’interesse salgono quindi a 34 per un
totale di 72 siti. Nelle nuove città solo nel SIC/ZPS IT5170002 “Selva Pisana” (Pisa)
si segnalano due specie (
Gladiolus palustris
e
Marsilea quadrifolia
). Questo sito
riveste grande importanza per la conservazione della flora grazie alla presenza di
relitti di specie vegetali atlantiche e montane. Negli altri 5 Comuni è presente al
massimo una specie. Da segnalare il SIC ITA010023 “Montagna Grande di Salemi” a
Trapani, il quale seppur alterato nei suoi aspetti naturalistici e paesaggistici più tipici
(a causa delle intense utilizzazioni del passato quali tagli, coltivi, pascoli), denota un
rilevante interesse floristico: ad esempio per la vegetazione localizzata sulle creste
rocciose più elevate, dove sono rappresentate diverse specie vegetali endemiche e\o
di rilevante interesse fitogeografico. D’interesse per la flora anche la ZPS IT6020005
“Monti Reatini” (Rieti), che ospita cenosi tipiche ben strutturate e ad elevata diversità
della regione appenninica, con presenza di numerose specie vegetali endemiche
dell'Appennino centrale. Infine nella ZPS IT9320302 “Marchesato e Fiume Neto”
(Crotone) si segnala la specie prioritaria
Stipa austroitalica
(endemismo del Sud)
presente anche in alcuni siti nei Comuni di Lecce e Matera. Nei siti che interessano il
fiume Neto è presente poi il
Salix brutia
, un interessante endemismo.
In accordo con quanto emerso nella precedente edizione, la situazione a livello
faunistico è più ricca e articolata. Solo in alcuni SIC, prevalentemente marini o di
ridottissima estensione, non vengono segnalate specie animali d’interesse
comunitario. Si citano ad esempio i SIC nel Comune di Rieti IT6020027 “Formazioni a
Buxus sempervirens
del Reatino” (19 ha) e IT6020029 “Pareti rocciose del Salto e
del Turano” (174 ha) entrambi istituiti per la tutela di habitat altrimenti poco o niente
rappresentati nel territorio laziale.
NUMERO DI SPECIE DI FLORA E FAUNA TUTELATE PER SITO