Laraia et al. /
Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015)
ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 pagg. 402-426
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L’analisi dei dati è effettuata con riferimento a 85 capoluoghi di Provincia, di cui 40
con popolazioni inferiore ai 100.000 abitanti (Udine, Arezzo, Barletta, Pesaro, Lecce,
La spezia, Alessandria, Catanzaro, Pistoia, Pisa, Lucca, Brindisi, Como, Treviso,
Varese, Caserta, Asti, Ragusa, Pavia, L'Aquila, Trapani, Cosenza, Potenza, Viterbo,
Savona, Crotone, Matera, Benevento, Olbia, Trani, Cuneo, Avellino, Teramo, Rovigo,
Pordenone, Ascoli Piceno, Campobasso, Rieti, Imperia, Aosta), 18 con popolazione
compresa fra i 100.000 e i 150.000 abitanti (Rimini, Salerno, Ferrara, Sassari,
Latina, Monza, Siracusa, Pescara, Bergamo, Forlì, Trento, Vicenza, Terni, Bolzano,
Novara, Piacenza, Ancona, Andria), 15 con popolazione tra i 150.000 ed i 250.000
abitanti (Messina, Padova, Trieste, Taranto, Brescia, Prato, Parma, Reggio Calabria,
Modena, Reggio Emilia, Perugia, Livorno, Ravenna, Cagliari, Foggia), 6 con un numero
compreso tra i 250.000 e 500.000 abitanti (Bologna, Firenze, Bari e Catania,
Venezia e Verona) e 6 con una popolazione residente superiore ai 500.000 abitanti
(Torino, Genova, Milano, Roma, Napoli e Palermo).
Le città oggetto dell’indagine rappresentano, nel 2014, il 28% della popolazione
italiana e oltre il 31.6% della
produzione totale di rifiuti urbani
dell’intero territorio
nazionale. In
Mappa tematica 4.1.1
e in
Tabella 4.1.1
è riportata la produzione di
rifiuti urbani nelle città oggetto dello studio.
Nel triennio 2012-2014, la produzione totale delle 85 città fa registrare una
diminuzione di 235mila tonnellate (-2,4%), mentre tra il 2013 e il 2014 si riscontra
una lieve diminuzione di 62 mila tonnellate (meno dell’1%), variazione opposta a quella
rilevata, nello stesso arco di tempo, a livello nazionale (+83mila tonnellate).
Nel triennio considerato, si riscontra un calo della produzione superiore al 10% per
Treviso (-19,9%), Viterbo (-12,9%), Olbia (-12,7%), Barletta (-12,2%), Aosta (-
11,3%); Trento (-11%), L’Aquila (-10,9%) e Asti (-10%), mentre Cuneo, Rovigo,
Ragusa, Andria, Lecce, Perugia, Foggia, Terni, Padova, Siracusa, Lucca, Parma,
Bolzano, Crotone, Udine, Messina, Matera, Rieti, Teramo, Genova, Ravenna,
Cosenza, Salerno, Savona, Arezzo, Trieste e Trapani riportano diminuzioni comprese
tra il 9% e il 2%. In controtendenza Bergamo, Latina, Vicenza, Taranto, Pordenone,
Brescia, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Avellino, Pistoia, Prato, Pesaro, Bologna,
Trani che fanno rilevare un incremento percentuale importante (queste ultime due
rispettivamente +8,4% e +8,7%). Complessivamente stabile risulta il dato di
produzione di Campobasso, Forlì, Novara, Potenza, Pescara, Venezia, Torino, Brindisi,
Como, Livorno, Sassari, Roma, Napoli, Monza, Ascoli Piceno, Ancona, Cagliari,
Catania, Rimini, Benevento, Palermo, Milano, Alessandria, Catanzaro, Bari, Piacenza,
Varese, Imperia, Modena, Caserta, Pisa, Pavia, Ferrara, Firenze, La Spezia, Verona.
LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI URBANI