Laraia et al. /
Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015)
ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 pagg. 402-426
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Le 85 città si caratterizzano per valori di
produzione pro capite
generalmente
superiori alla media nazionale. Il pro capite medio si attesta, infatti, nel 2014, a 550
kg/abitante per anno, 62 kg/abitante per anno in più rispetto al valore nazionale (488
kg/abitante per anno,
Mappa tematica 4.1.2
e
Tabella 4.1.2
).
Va considerato che la produzione di rifiuti di diversi centri urbani e, in particolar
modo, delle cosiddette città d’arte è inevitabilmente influenzata dagli afflussi turistici;
inoltre, nelle aree urbane tendono ad accentrarsi molte attività lavorative, in
particolar modo quelle relative al settore terziario, che comportano la produzione di
rilevanti quantità di rifiuti che vengono gestite nell’ambito urbano.
Nel 2014 i maggiori valori di produzione pro capite si rilevano a Olbia (794
kg/abitante per anno) e Pisa (793 kg/abitante per anno), mentre i più bassi ad Asti,
Trieste, Trento, Campobasso, Teramo, Monza, Viterbo, Potenza, Cosenza, Novara,
Benevento, e Andria, tutte al di sotto dei 450 kg/abitante per anno. Tra le quattro
città con maggiore popolazione residente, Roma registra valori vicini ai 600 kg per
abitante per anno, collocandosi a 599 kg/abitante per anno (con una diminuzione
rispetto al 2013 di 14 kg/abitante per anno), mentre Napoli rileva un aumento del
procapite di 9 kg/abitante per anno, raggiungendo un valore di 511 kg/abitante per
anno. Milano e Torino fanno registrare rispettivamente 498 kg/abitante per anno e
491 kg/abitante per anno (per Milano si tratta di un aumento di 7 kg/abitante per
anno mentre per Torino di una diminuzione di 6 kg/abitante per anno).
Considerando il triennio 2012-2014, Pesaro (con 51 kg/abitante per anno), Trani
(con quasi 43 kg/abitante per anno), Prato (con oltre 25 kg/abitante per anno),
Pistoia (con oltre 22 kg/abitante per anno), Bologna (con 22 kg/abitante per anno),
Avellino (con quasi 18 kg/abitante per anno), Taranto (con quasi 17 kg/abitante per
anno), Reggio Calabria (con quasi 13 kg/abitante per anno), Pordenone e Vicenza (con
quasi 10 kg/abitante per anno), Brescia (con oltre 6 kg/abitante per anno), Ferrara
(con quasi 4 kg/abitante per anno), Benevento (con oltre 2 kg/abitante per anno),e
Imperia e La Spezia (con 1 kg/abitante per anno), hanno un
trend
positivo, mentre,
Treviso e Olbia riportano una grande diminuzione di oltre 100 kg/abitante per anno
(rispettivamente 137 e addirittura quasi 209 kg/abitante per anno). Anche città come
Rovigo, L’Aquila e Viterbo mostrano una notevole diminuzione del procapite di
produzione, visto che tutte e tre diminuiscono di oltre 80 kg/abitante per anno
(rispettivamente 83 kg/abitante per anno, 85 kg/abitante per anno, e 93 kg/abitante
per anno). Roma e Milano mostrano una diminuzione sostanziale, visto che
diminuiscono il loro pro capite di quasi 67 kg/abitante per anno Roma, e oltre 39
kg/abitante per anno Milano. Sempre nello stesso triennio, la diminuzione a livello
nazionale è di 17 kg/abitante per anno. Va rivelato, come già detto l’anno scorso, che
sui valori del pro capite pesa, oltre al dato della produzione dei rifiuti, anche quello
della popolazione residente. In particolare, i dati della popolazione utilizzati per le
elaborazioni, di fonte ISTAT, fanno rivelare una crescita della popolazione tra il 2012 e
il 2013 di oltre 1 milione di abitanti, incidendo fortemente sulla riduzione del dato di
produzione pro capite dei rifiuti di quell’anno di riferimento.
LA PRODUZIONE PRO CAPITE DEI RIFIUTI URBANI