De Angelis et al. / Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015)
ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 pagg. 482-498
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L’attività di coordinamento di ISPRA con le ARPA costiere ha reso possibile
conoscere la situazione della presenza e dell’abbondanza di
Ostreopsis
cf.
ovata
,
lungo tutte le coste italiane; dal 2007, infatti, inizia un’attività di monitoraggio
specifico dedicato alla sorveglianza delle alghe tossiche attraverso programmi di
monitoraggio nazionali e regionali prevalentemente eseguiti dalle Agenzie Regionali
per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) ad integrazione del monitoraggio marino
costiero già esistente (D.lgs. 152/99, D.P.R. 470/82, L. 979/82) e dal 2010, in
ottemperanza all’art. 3 del D.M. 30 marzo 2010 (Ministero della Salute, 2010) per
la gestione della qualità delle acque di balneazione.
Nell’allegato C (linee guida sulla gestione delle fioriture di
O. ovata
) del D.M.
sopracitato è riportato uno specifico piano di sorveglianza che prevede tre livelli di
indagine, Routine, Allerta, Emergenza, sulla base delle abbondanze rilevate. Il valore
di concentrazione di 10000 cell/l è stato assunto come soglia di riferimento e il suo
superamento, determina l’adozione di una serie di misure di gestione a tutela dei
bagnanti e dei cittadini che comprende l’intensificazione del monitoraggio,
l’osservazione dello stato di salute degli organismi bentonici, anche di interesse
commerciale, l’informazione delle autorità competenti (Regione, ASL, sindaci) e dei
cittadini e anche il divieto di balneazione (D.M. 30 marzo 2010).
Considerando la complessità della tematica, al fine di dare elementi utili per una
corretta gestione, nel 2012 è stato istituito un gruppo di lavoro, presso il Ministero
della Salute, per l’aggiornamento delle “Linee guida sulla gestione del rischio
associato alle fioriture di
Ostreopsis
cf.
ovata
nelle coste italiane” a cui ha partecipato
l’ISPRA, l’Istituto Superiore di Sanità, il Ministero dell’Ambiente, le Regioni costiere e
alcune Università, che ha portato alla pubblicazione di un Rapporto ISTISAN (14/19)
dal titolo: “
Ostreopsis
cf.
ovata:
linee guida per la gestione delle fioriture negli
ambienti marino-costieri in relazione alla balneazione e ad altre attività ricreative”.
L’attività di coordinamento di ISPRA, oltre alla distribuzione, ha riguardato anche
studi sulla biologia, tossicità ed ecologia della microalga, che hanno fornito alcune
importanti informazioni, ma restano comunque ancora molti aspetti da chiarire o da
definire, come ad esempio la determinazione di una soglia ambientale e la definizione
di una relazione antropica allo sviluppo delle fioriture in modo da poterle prevedere
per una gestione efficace del fenomeno.
Nella
Tabella 5.4.3
sono riportate le province campione nelle cui acque di balneazione
è stato effettuato il monitoraggio di
Ostreopsis
per l’anno 2014 e una sintesi dei
risultati di interesse. In particolare, vengono riportati il numero dei punti di
campionamento per provincia, la presenza/assenza di
Ostreopsis
cf.
ovata
, se vi sono
stati impatti sul benthos e il dato di superamento di 10000 cell/l. Nella
Mappa
tematica 5.4.2
è illustrata la distribuzione dei punti di campionamento, e l’andamento
del fenomeno. Nel 2014, le attività di monitoraggio sono state effettuate lungo i
litorali di 14 regioni, ad eccezione della Basilicata. Le indagini sono state condotte
dalle ARPA sia ai fini delle attività di controllo delle acque destinate alla balneazione in
adempimento alla normativa vigente (D.lgs. 116/08; ISPRA, 2012), sia nell’ambito di
progetti ARPA/Regione, oppure come attività rientranti nel monitoraggio delle specie
potenzialmente tossiche nelle acque destinate alla molluschicoltura (coste del Friuli-
Venezia Giulia).
Sono state individuate e monitorate 220 stazioni di campionamento che presentavano
caratteristiche idromorfologiche idonee allo sviluppo della microalga.