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Aversa et al. /

Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015)

ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 pagg. 720 - 745

724

Anche nel 2013 la maggioranza degli incidenti si è verificata in ambito urbano. E

all’interno dei Comuni le strade comunali urbane rappresentano la gran parte

dell’estesa stradale; oltre a queste vi sono (anche se non in tutti i 85 Comuni presi in

considerazione) autostrade, strade provinciali, regionali o statali o altri tipi di strade,

spesso usate come strade urbane. Gli incidenti si verificano nella quasi totalità dei

casi sulle strade comunali urbane, con percentuali che vanno dal 99% circa di Firenze

e Siracusa al 47% circa di Catanzaro. Nella

Mappa tematica 7.3.2

è presente il

numero di incidenti per km di estesa stradale, considerando le sole strade comunali

urbane. L’estesa stradale nei Comuni capoluoghi è stata tratta dal Conto Nazionale

delle Infrastrutture e dei Trasporti 2012-2013 (Appendice al Capitolo V). Milano

risulta la città nel quale l’indicatore assume il valore più alto (4,9). Il valore medio per

i Comuni presi in considerazione è pari a 1,2 incidenti per km di strada. 29 Comuni

presentano valori maggiori, 3 hanno valori molto vicini alla media e i rimanenti sono al

di sotto. C’è da tener conto che nelle sole città di Roma e Milano avvengono circa il

30% del totale incidenti in ambito urbano e quindi il loro peso all’interno della serie è

estremamente elevato. Da notare il valore per l’Aquila (0,1) estremamente basso,

dovuto all’enorme estesa stradale comunale, pari circa alla metà di Roma. Tra i

grandi Comuni (con popolazione maggiore di 500.000 ab.), Roma e Palermo sono

quelli che presentano il valore più basso dell’indice (1,7). Inoltre per i Comuni di

Andria, Barletta e Trani non è stato possibile risalire all’estesa km per ogni singolo

Comune, ma solo al dato cumulativo. L’indice è stato dunque elaborato sommando

incidenti ed estesa stradale come fossero un unico Comune. A livello nazionale (vedi

Tabella 7.3.2

) si registra una diminuzione del 3,7% dell’incidentalità su tutti gli ambiti

stradali con la contrazione maggiore nelle strade urbane (-4,4%) e la diminuzione

minore nelle autostrade (-1,5%). Nelle strade urbane si concentra, come sempre, il

maggior numero di incidenti (75,3%), con 1.421 morti (42,0%) e 184.683 feriti

(71,7%). Gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane (escluse le

autostrade) con 4,6 decessi ogni 100 incidenti; all’opposto troviamo le strade urbane

dove l’indice assume il valore di 1,0.

Tabella 7.3.2:

Numero di incidenti stradali per categoria di strade e variazioni

percentuali (Italia 2013)

Categoria

della strada

Incidenti

Morti

Feriti

indice di

mortalità

(a)

Var.%

incidenti

2013/2012

Var.%

morti

2013/2012

Var.% feriti

2013/2012

Strade

Urbane

136.438

1.421

184.683

1,0

-4,4

-11,3

-4,2

Autostrade

e Raccordi

9.265

321

15.447

3,5

-1,5

-2,7

-2,6

Altre strade

(b)

35.524

1.643

57.291

4,6

-1,8

-9,8

-1,6

Totale

181.227

3.385

257.421

1,9

-3,7

-9,8

-3,5

a)

Rapporto tra numero dei morti e incidenti x 100

b)

Sono incluse le strade statali, regionali, provinciali fuori dall'abitato e le comunali extraurbane

Fonte: ISTAT-ACI Statistica degli incidenti stradali

NUMERO DI INCIDENTI STRADALI PER CATEGORIA

DI STRADA