Martarelli et al. /
Qualità dell’ambiente urbano – XI Rapporto (2015)
ISPRA Stato dell’Ambiente 63/15 pagg. 220 – 247
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Figura 2.6.10
– Stralcio del layer PAI-pericolosità idrogeologica estratto dal Geoportale
nazionale
.
Fonte: Geoportale nazionale (
http://www.pcn.minambiente.it/GN/)La classificazione sismica del territorio nazionale del 2012 pone il Comune di Teramo
in classe 2. Nell’area non è stata accertata la presenza di sorgenti sismogenetiche,
anche se il territorio ha subito danni consistenti a causa della sismicità con origine
prossima o all’interno dei confini amministrativi provinciali. Si tratta dei terremoti con
epicentro nell’area del Gran Sasso del 5 settembre 1950, magnitudo momento 5.7, e
del 8 agosto 1951, magnitudo momento 5.3, (Galadini, 2004-2005; Tertulliani
et al.
,
2006). Inoltre, l’area ha risentito fortemente degli effetti sismici di terremoti con
origine esterna ai confini amministrativi, tra cui quelli marchigiani (Offida nel 1943,
San Genesio nel 1873) e, in particolare, quelli legati alle sorgenti sismogenetiche
appenniniche: Monte Vettore, Monti della Laga, Assergi-Campo Imperatore, Alta e
Media Valle dell’Aterno (Locati
et al
., 2011). Il terremoto dell’Aquila del 6 aprile
2009 ha lesionato elementi del patrimonio culturale e reso inagibili, o parzialmente
inagibili, alcuni edifici pubblici e privati, sia nel centro urbano che nel territorio
comunale.