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ACQUA POTABILE: normativa più SEVERA
V
alori soglia più severi per i contaminanti, nuove regole per
interferenti endocrini e microplastiche, accesso migliore all’acqua
per le persone vulnerabili, meno rifiuti in plastica” è ciò che prevede
l’accordo tra le istituzioni europee sulla nuova direttiva acque potabili.
Il compromesso raggiunto dalle istituzioni Ue sulla direttiva acque
potabili prevede una revisione della legislazione Ue sulle sostanze
perfluoroalchiliche (Pfas) dopo tre anni dall’entrata in vigore delle nuove
regole. E rafforza le prerogative per i Paesi membri su queste sostanze,
con limiti più stringenti anche in riferimento ad altre sostanze della
stessa ‘famiglia’. La guardia alta sui Pfas, da sempre sostenuta dall’Italia,
è stata rilanciata da un documento firmato da quattro Paesi (Danimarca,
Lussemburgo, Olanda e Svezia) che chiedono che l’Ue prepari nuove
azioni per ridurre l’emissione di queste contaminanti nell’ambiente.
Secondo l’accordo provvisorio, il compromesso segue in parte i
principi dell’iniziativa dei cittadini ‘
Right2Water
’, da cui è nata l’idea di
rivedere una direttiva del 1998. Sotto questo aspetto, gli Stati membri
saranno chiamati a promuovere l’accesso all’acqua e promuovere
quella di rubinetto, rendendo più facile l’accesso dei consumatori alle
informazioni online sulla qualità e sui prezzi. Sui contaminanti, i requisiti
minimi per il piombo diventeranno più stringenti ma dopo un periodo
di transizione, mentre la Commissione dovrà elaborare e proporre
metodologie comuni per misurare la presenza di microplastiche e
sostanze che possono nuocere al sistema endocrino.
Fonte:
Ansa europa