Table of Contents Table of Contents
Previous Page  6-7 / 21 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 6-7 / 21 Next Page
Page Background

ONU PER IL 2030

L

a nuova proposta delle Nazioni Unite per la

salvaguardia della biodiversità evidenzia che

per invertire la rapida perdita di biodiversità in

tutto il mondo, i governi mondiali dovrebbero

proteggere quasi 1/3 di tutte le terre e gli oceani,

tagliando radicalmente le principali fonti di

inquinamento entro la fine del decennio.

La bozza della

proposta ONU

del gennaio scorso

prevede degli obiettivi al 2030 che comprendono

la salvaguardia del 30% di tutte le terre e dei

mari (con almeno il 10% posto sotto “protezione

rigorosa”), la lotta contro la diffusione e

l’introduzione di specie invasive, e la riduzione

dell’inquinamento da plastica di almeno il 50%.

La proposta verrà ufficialmente discussa ad

ottobre di quest’anno in Cina, durante un vertice

ONU sulla biodiversità.

Un rapporto delle Nazioni Unite ha mostrato

che circa 1 milione di specie terrestri e marine

potrebbero essere spazzate via dall’attività umana

se le attuali tendenze continuassero a persistere.

La perdita di biodiversità è indissolubilmente

legata al cambiamento climatico e gli scienziati

avvertono che queste due crisi rappresentano una

minaccia esistenziale per l’umanità.

Mentre gli obiettivi della proposta delle Nazioni

Unite sono molto chiari, la bozza offre minori

dettagli su come le nazioni potrebbero attuare

le azioni necessarie per arrestare il declino

attuale. Nonostante questo, l’ONU esorta le

parti a “integrare i valori della biodiversità nella

pianificazione nazionale e locale” e osserva

che “i governi e le società devono determinare

le priorità e allocare risorse finanziarie e di

altro tipo, interiorizzare il valore della natura e

riconoscere il costo dell’inazione“.

Fonte:

Rinnovabili

GLOBAL RISK REPORT

I

l 2020

Global Risks Report

presentato dal

World economic forum (

Wef

) alla vigilia del

suo vertice annuale lo scorso gennaio a Davos,

prevede per quest’anno di aumento dei conflitti

nazionali e internazionali e rallentamento

dell’economia.

Per la prima volta il Global Risk Report mette tra

i 5 peggiori rischi decennali tutte minacce globali

ambientali: eventi meteorologici estremi con

gravi danni a proprietà, infrastrutture e perdita

della vita umana; fallimento delle iniziative per

la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti

climatici da parte di governi e imprese; danni

ambientali e catastrofi causati dall’uomo,

compresi i reati ambientali, come fuoriuscite di

petrolio e contaminazione radioattiva; grandi

catastrofi naturali come terremoti, tsunami,

eruzioni vulcaniche e tempeste geomagnetiche;

importanti perdite di biodiversità e collasso

dell’ecosistema con conseguenze irreversibili

per l’ambiente, con conseguente grave

impoverimento delle risorse umane e industriali.

Lo studio evidenzia che la natura produce valore

economico: 44 trilioni di dollari di dollari,

oltre la metà del PIL mondiale, dipendono

moderatamente o fortemente dalla natura e dai

suoi servizi.

A meno che le parti interessate non si adattino

al “cambiamento epocale attuale” e alla

turbolenza geopolitica ci sarà più il tempo per

poter affrontare alcune delle sfide economiche,

ambientali e tecnologiche più urgenti.

Gli ecosistemi biologicamente diversi catturano

enormi quantità di carbonio e offrono enormi

benefici economici stimati in 33 trilioni di dollari

all’anno, l’equivalente del PIL degli Stati Uniti

e della Cina messi insieme. È fondamentale

che le aziende e i decisori politici passino più

rapidamente alla transizione verso un’economia

low-carbon e a modelli di business più sostenibili.

Fonte:

Greenreport

HORIZON EUROPE

L

e discussionisul nuovo nuovo programma

quadro per la ricerca e l’innovazione,

Horizon

Europe

, sono in corso. Secondo la

proposta

Horizon Europe seguirà le orme di

Horizon

2020

, e continuerà a sostenere e promuovere

l’eccellenza scientifica in Europa con un nuovo

approccio basato sulle

missioni

, in modo da

raggiungere risultati sempre migliori da un

punto di vista sociale, politico ed economico.

Recentemente sono stati definiti in modo

puntuale gli

obiettivi operativi

e del nuovo

programma, per il quale la Commissione ha

proposto

un investimento economico complessivo

di 97,6 miliardi di euro.

E’ confermata l’architettura a pilastri, con la

valorizzazione in particolare del pilastro relativo

alle

Sfide Globali e alla Competitività Industriale

europea

, per il quale è stata proposta una

dotazione finanziaria di 52,7 miliardi.

In seguito all’

accordo provvisiorio

raggiunto tra

le istituzioni europee, sono disponibili i testi del

Programma Quadro

e del

Programma Specifico

.

Le 5 missioni previste da Horizon Europe sono:

1. Adaptation to climate change including societal

transformation; 2. Cancer; 3. Healthy oceans, seas,

coastal and inland waters; 4. Climate-neutral and

smart; 5. Soil health and food.L’entrata in vigore

di Horizon Europe è fissata al 1° gennaio 2021.

Fonte:

Moverim

Nuovo piano d’azione

per l’economia

circolare

©EC

L

a Commissione europea ha adottato lo

scorso 11 marzo un nuovo

piano d’azione

per l’economia circolare, uno dei principali

elementi del

Green Deal

europeo, il nuovo

programma per la crescita sostenibile in Europa.

Prevedendo misure lungo l’intero ciclo di vita

dei prodotti, il nuovo piano mira a rendere la

nostra economia più adatta a un futuro verde,

a rafforzarne la competitività proteggendo nel

contempo l’ambiente e a sancire nuovi diritti

per i consumatori. Prendendo le mosse dai

lavori svolti a partire dal 2015 si concentra su

una progettazione e una produzione funzionali

all’economia circolare, con l’obiettivo di garantire

che le risorse utilizzate siano mantenute il più a

lungo possibile nell’economia dell’UE.

Il piano d’azione per l’economia circolare,

presentato oggi nel quadro della strategia

industriale dell’UE, proporrà misure per: far

sì che i prodotti sostenibili diventino la norma

nell’Unione; responsabilizzare i consumatori,

incentrare l’attenzione sui settori che utilizzano

più risorse e che hanno un elevato potenziale di

circolarità per ridurre i rifiuti.

Fonte:

Europa

LA STRATEGIA PER LA

BIOECONOMIA BLU

I

l percorso a tappe per sviluppare le attività

economiche che producono risorse biologiche

marine rinnovabili o riutilizzabili in nuovi

prodotti totalmente compatibili con la natura e

l’ambiente è illustrato nel

rapporto

“Roadmap for

the blue bioeconomy” pubblicato alla fine dello

scorso anno.

In questo documento strategico le sfide da

affrontare, e a cui dare adeguata risposta,

sono di varia natura e riguardano la politica, la

legislazione ambientale, il mondo degli affari e

della finanzia, la scienza, la ricerca e l’innovazione

e anche le scelte dei consumatori e la catena di

benefici ad esse correlati. Per ciascuna tappa

verso lo sviluppo della bioeconomia blu, sono

state proposte soluzioni che si auspica i paesi

membri della UE faranno proprie per gestire al

meglio le risorse marine e a sfruttarle in modo

più sostenibile. Pesca e acquacoltura, gestite in

maniera ecocompatibile, rappresentano i settori

principali della bioeconomia blu, ma anche altre

biomasse marine fanno parte del settore: alghe

marine, fitoplancton, microbi, enzimi, minerali,

sottoprodotti e rifiuti della pesca, trasformazione

dei prodotti dell’acquacoltura, biomonitoraggio e

biobonifiche di sedimenti marini, la produzione

di energia rinnovabile utilizzando il movimento

delle onde e delle maree. Si potrà così anche

contribuire agli obiettivi di sviluppo sostenibile

fissati dall’ONU per il 2030, valorizzando gli

ecosistemi marini per la produzione di cosmetici,

fertilizzanti, lubrificanti, detergenti, inchiostri,

tessuti, oggetti di arredamento e mobili,

bioplastiche. Si calcola che attualmente siano

occupati nel campo delle biomasse marine quasi

600.000 addetti, ma il numero è destinato a

crescere nei prossimi anni, se si darà impulso allo

sviluppo del settore.

Fonte:

Maritimeforum