11
LULUCF)
12
. Per il primo periodo d'impegno (2008-2012) le attività di uso del suolo, trasformazioni
d’uso del suolo e della selvicoltura (LULUCF -
Land Use, Land Use Change and Forestry
) da
quantificare nella contabilità degli assorbimenti e delle emissioni del Protocollo di Kyoto sono
l’afforestazione, la riforestazione, la deforestazione (articolo 3.3) e la gestione forestale (articolo 3.4).
Recentemente l’UE ha adottato norme di contabilizzazione, monitoraggi e/o rendicontazione relative
alle attività di LULUCF
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che prevedono, ad esempio, che gli Stati membri forniscano informazioni
sui rispettivi piani per incrementare i serbatoi. L’UE e gli Stati membri hanno inoltre assunto impegni
nel settore LULUCF da realizzare entro il 2020, nel quadro del secondo periodo di impegno del
protocollo di Kyoto.
Roma Capitale ha intrapreso diverse iniziative volte alla lotta ai cambiamenti climatici. Il Piano di
Azione per l’Energia Sostenibile
14
- elaborato dall’amministrazione comunale nell’ambito del Patto
dei Sindaci - riporta che al 2010 le emissioni totali sono pari a poco più di 10 milioni di tonnellate di
CO
2
equivalente e i principali settori responsabili delle emissioni climalteranti sono la mobilità, il
terziario e il residenziale. Tra le misure implementate, sono inclusi anche diversi interventi di
forestazione urbana, grazie anche al ricco patrimonio di aree verdi ed agricole ricadenti nel territorio
comunale. Anche il Piano d’Azione Ambientale per il raggiungimento degli obiettivi del Protocollo di
Kyoto nella città di Roma
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prevede azioni di imboschimento (
afforestation
). Nel dettaglio, in
relazione all’uso delle aree verdi per il sequestro di CO
2
, il Comune ha avviato una campagna di
forestazione che prevede la messa a dimora di 500.000 alberi in 5 anni, in seguito all’adesione al
programma delle Nazioni Unite
Plant for Planet: Billion Tree Campaign
16
.
I risultati di questo
programma, al 30° anno dall’impianto delle specie arboree, prevedono la rimozione di 72 kt di
CO
2
/anno. In questo ambito si inserisce anche l’azione pilota del progetto LIFE “
Roma per Kyoto
” che
ha previsto la riforestazione di un’area verde pubblica di 12 ettari ricadente all’interno della Riserva
Naturale della Valle dei Casali e che, al 30° anno dall’impianto delle specie arboree, consentirà la
rimozione di 1.110 t di CO
2
/anno. Altri interventi a Roma hanno riguardato la piantumazione di alberi
in un’area di circa 3 ha a Ponte di Nona, dove sono stati realizzati anche punti di ritrovo con panchine,
tavoli pic-nic e un percorso ginnico, la piantumazione di altri alberi al Parco dell’Inviolatella e
attraverso il “
Progetto 1000 alberi
” al Pratone delle Valli. Va sottolineato che oltre al sequestro di
carbonio, la forestazione in ambito urbano produce altri importanti benefici, sia ecologico-ambientali
(come l’incremento della Rete ecologica comunale, la mitigazione dell’isola di calore urbana, etc.),
che sociali (creazione di aree verdi fruibili ai cittadini per il tempo libero, etc.). Roma Capitale ha
inoltre recentemente prodotto le “Linee guida per la gestione delle alberature di proprietà comunale
nel territorio di Roma Capitale”
17
, volte a tutelate il patrimonio arboreo presente nel proprio territorio,
con particolare attenzione alla sicurezza dei cittadini e alla gestione del rischio derivante dalle
alberature.
L’ISPRA si occupa di foreste e cambiamenti climatici sin dagli anni ’90 del secolo scorso
partecipando ai lavori dell’IPCC (
Intergovernamental Panel of Climate Change
), sviluppando
l’Inventario Nazionale
18
degli assorbimenti ed emissioni dei gas climalteranti e conducendo attività di
ricerca sulle interazioni tra foreste e cambiamenti climatici
19
. Dal 2004, inoltre, ISPRA realizza e
pubblica annualmente il Rapporto sulla Qualità dell’ambiente urbano che - tra gli altri - tratta i temi
dei cambiamenti climatici, del verde e della biodiversità nelle maggiori aree urbane del Paese,
attraverso la raccolta e la valutazione dei dati utili al popolamento di alcuni indicatori chiave in
collaborazione con altri enti e istituzioni (ISTAT, Accademia Italiana di Scienze Forestali, Ministero
dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare, etc.)
20
. ISPRA conduce in materia anche attività
di ricerca e approfondimento sulla diversità di aree verdi presenti in contesti urbani, sui loro servizi
ecosistemici e multifunzionalità, sugli strumenti di pianificazione e gestione del verde. Inoltre fornisce
12
L'Inventario Nazionale delle Foreste e dei serbatoi forestali di Carbonio (INFC), strumento permanente di monitoraggio delle foreste, è
parte integrante del Registro: uno dei suoi principali obiettivi è la valutazione delle riserve di carbonio presenti negli ecosistemi forestali.
13
Decisione 529/2013/UE.
14
Roma Capitale. Dipartimento Politiche Tutela Ambientale e del Verde - Protezione Civile, 2011.
Piano di Azione per l’Energia Sostenibile
della città di Roma
(Sustainable Energy Action Plan - SEAP). Approvato con delibera del 19 ottobre 2011.
15
Approvato con Deliberazione n. 72 del 18 marzo 2009.
16
http://www.plant-for-the-planet-billiontreecampaign.org/17
Deliberazione della Giunta Capitolina n. 307 del 17/10/2014.
18
ISPRA: Inventario Nazionale delle emissioni:
http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sia-ispra/serie-storiche-emissioni19
Tra i più recenti Rapporti ISPRA si citano:
Impacts of short rotation forestry plantations on environment and landscape in Mediterranean
basin
– Rapporto 196/2014;
Italian Greenhouse Gas Inventory 1990-2012. National Inventory Report 2014
- Rapporto 198/2014;
National
Greenhouse Gas Inventory System in Italy
.
Year 2013
– Rapporto 179/2013;
Fattori di emissione di CO
2
nel settore elettrico e analisi della
decomposizione delle emissioni
– Rapporto 172/2012;
Emissioni di gas-serra e interventi compensativi nel settore forestale: un'applicazione
ai boschi del Comune di Acerno (SA)
– Rapporto 132/2011;
Deforestazione e processi di degrado delle foreste globali
– Rapporto 97/2009.
20
http://www.areeurbane.isprambiente.it/it