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1. PROGETTAZIONE

La progettazione rappresenta una fase fondamentale della realizzazione di interventi di forestazione

urbana ed è auspicabile che venga redatta dagli uffici tecnici degli enti interessati, affiancati da

specialisti di altri enti pubblici o privati. Questi interventi sono importanti anche per contrastare il

consumo di suolo (si veda il Box finale “Il consumo di suolo in Italia e le politiche di limitazione,

mitigazione e compensazione dell’impermeabilizzazione”).

Ogni progetto di forestazione urbana deve integrarsi nel contesto territoriale in cui si colloca: le

nuove aree verdi alberate, infatti, devono essere progettate tenendo in considerazione il loro

inserimento nel sistema del verde urbano esistente, così da diventare un elemento integrato della rete

di spazi verdi e assumere un ruolo per la connessione ecologica. Una corretta progettazione e

soprattutto l’opportuna scelta delle specie consentono di ottimizzare i costi di impianto e di

manutenzione e di perseguire gli obiettivi specifici quali il sequestro di carbonio, il miglioramento

della qualità dell’aria, la tutela della biodiversità, l’educazione ambientale, etc.

Per una corretta progettazione è dunque importante considerare i seguenti aspetti:

1

Finalità del progetto di forestazione (sequestro di carbonio, cattura polveri sottili, tutela

biodiversità, educazione ambientale, etc.);

2

Scelta dell’area (caratteristiche ambientali e vincoli);

3

Indirizzi progettuali (aree boscate, fasce alberate, etc.);

4

Scelta delle specie;

5

Scelta del materiale di propagazione.

1.1 Finalità del progetto di forestazione

La finalità del progetto di forestazione rappresenta il primo fondamentale aspetto da individuare, in

quanto a partire dalle funzioni che dovrà assolvere la nuova area forestale (sequestro di carbonio,

abbattimento degli inquinanti atmosferici, tutela biodiversità, educazione ambientale, etc.) saranno

effettuate diverse scelte progettuali, come la scelta del sito, la scelta delle specie, etc.

Le aree verdi, soprattutto se alberate, possono infatti fornire numerosi benefici sia ecologici (quali

la connettività ecologica, la tutela della biodiversità, la mitigazione dell’isola di calore urbana; il

sequestro del carbonio, la cattura delle polveri sottili e di altri inquinanti aerodispersi, la protezione del

territorio, etc.) sia sociali ed economici (benessere psico-fisico, educazione ambientale,

riqualificazione edilizia, risparmio energetico, turismo, rivalutazione del patrimonio storico-artistico,

contatto con la natura, etc.).

È pertanto cruciale individuare innanzitutto la funzione prevalente che dovrà assolvere la nuova

area forestata, anche per una corretta e ottimale scelta delle essenze arboree (ad esempio il pioppo, è

appropriato per il sequestro di carbonio, ma non è adatto per aree molto fruite dai cittadini in quanto

allergenico e suscettibile a crolli).

In particolare, in accordo anche con gli indirizzi del PRG del Comune di Roma, gli interventi di

forestazione dovrebbero perseguire i seguenti obiettivi strategici:

contribuire alla riduzione delle emissioni climalteranti, fungendo da serbatoio per la cattura di

carbonio e contribuendo al miglioramento del microclima locale;

contribuire alla mitigazione dell’inquinamento atmosferico (in particolare le polveri sospese)

ed acustico;

migliorare la funzionalità ambientale e la connettività contribuendo alla realizzazione della

Rete ecologica, attraverso la realizzazione di interventi forestali in aree selezionate come

prioritarie per l’incremento della biodiversità locale;

migliorare il paesaggio urbano e periurbano.

Pertanto, fra i numerosi servizi ecosistemici che le aree alberate urbane possono assolvere, nelle

presenti Linee guida, vengono considerati nello specifico gli interventi di forestazione mirati a:

il sequestro di carbonio (cambiamenti climatici: mitigazione);

la mitigazione dell’inquinamento (atmosferico e acustico);

la conservazione della biodiversità e la connettività ecologica.