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sequenza vengono aggiunti N-M zeri, i cosiddetti
zero-padding
, spazi lasciati liberi per
le trasmissione di atri utenti). Questa operazione realizzata con diversi possibili
approcci (Localizzato o Distribuito) è molto simile a quello che viene fatto per
effettuare lo
spreading
nella multiplazione CMDA e permette di distribuire il
contenuto informativo su una banda di frequenze più ampia.
Nell’approccio di tipo “distribuito” denominato
IFDMA
(
Interleaved
FDMA) ad esempio,
le
M
sotto-portanti assegnate a ciascun utente sono poste distanza prefissata le une
dalle altre intervallate da quelle assegnate ad altri utenti. La separazione tra le sotto-
portanti degli utenti è realizzata aggiungendo tanti zeri quanti sono gli utenti che
trasmettono contemporaneamente.
La IFDMA risulta maggiormente immune agli errori di trasmissione, poiché
l’informazione da trasmettere viene effettivamente distribuita su tutte la banda
disponibile. Il vantaggio principale nell'uso dalla SC-FDMA è rappresentato dalla
possibilità di ricorre ad operazioni di FFT/IFFT, che sono algoritmi veloci, di facile
implementazione e dai costi contenuti.
Figura 21 Differenze tra modulazione OFDMA (downlink) e SC-FDMA (uplink)
Fonte: siti WEB
In definitiva si può dire che le risorse disponibili, sia in
uplink
che in
downlink
, sono
gestite secondo una struttura a griglia tempo-frequenza ben determinata (Figura 22).
Nel dominio del tempo, il
frame
radio ha una durata di 10 ms, e consiste di 20
slot
ciascuno di 0.5 ms. Due slot adiacenti formano un
sub-frame
di durata 1ms.
L’allocazione dinamica degli utenti avviene in blocchi di sottoportanti: ciascuno
slot
alloca 1
Resource Block
(RB), costituito da 7 simboli su 12 sottoportanti (da 15 kHz)
o 24 sottoportanti (da 7.5kHz).