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Figura 20 - Un puro segnale OFDM può essere affetto da fading selettivo e

interferenza. L’OFDMA invece, permette che sottoinsiemi di sottoportanti siano

allocati dinamicamente tra i diversi utilizzatori. Ne deriva un sistema più robusto e

con maggiore capacità.

Fonte: siti WEB

Uno degli svantaggi principali nell’uso di questa modulazione è l’elevato PAR

(peak-to-

average ratio

) definito come il rapporto tra il fattore il picco e il valore RMS (

root-

mean-square

). Un segnale con un PAR elevato, per essere ricevuto correttamente,

richiede l'uso di amplificatori di potenza con elevata linearità, che aumentano i costi

dei ricevitori. Questo non è un problema per le stazioni radio, ma sarebbe un grosso

problema per i terminali che risulterebbero molto costosi. Proprio per questo motivo,

la strategia di multiplazione adottata in

uplink

è la SC-FDMA.

La tecnica di modulazione SC-FDMA utilizzata nella tratta di

uplink

è una tecnica

molto simile alla OFDMA. Anche in questo caso la banda disponibile viene suddivisa in

una serie di sotto-portanti ortogonali tra loro ma le portanti non sono più trasmesse

in parallelo, come nella OFDMA, bensì sequenzialmente.

La modalità di trasmissione sequenziale permette di ridurre le fluttuazioni del segnale

inviluppo trasmesso, ottenendo un PAR più basso rispetto a quello che si avrebbe con

una modulazione OFDMA, ma bisogna però considerare che il segnale è più facilmente

affetto da interferenza intersimbolica e pertanto è necessario impiegare sistemi di

equalizzazione adattativi nel dominio della frequenza.

Nella modulazione SC-FDMA, il segnale trasmesso sulle singole sotto-portanti risulta

essere una combinazione di tutti i simboli trasmessi allo stesso istante, a differenza

di quella OFDMA in cui ciascuna sotto-portante veniva modulata indipendentemente

dalle altre.

In pratica il flusso di dati in ingresso per ogni utente viene suddiviso in blocchi di

lunghezza

M,

modulato con modulazione QPSK,16QAM o 64QAM, e poi mappato nel

dominio della frequenza, attraverso una

FFT

su

M

punti. Successivamente, una

FFT

inversa

riporta

nuovamente il blocco nel dominio del tempo per la trasmissione sul

canale, ma stavolta considerando un numero di punti

N

maggiore degli

M

iniziali (alla