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V/m intercetta o anche semplicemente lambisce una qualsiasi pertinenza esterna (e

spesso un lastrico solare, un tetto o un balcone) può costituire, di conseguenza,

motivo di adozione di un parere negativo per la specifica installazione.

Questo ha comportato, nel tempo, una serie di effetti negativi quali, a titolo di

esempio:

la proliferazione di nuove strutture in luogo del riutilizzo di quelle esistenti;

operazioni di “depotenziamento” degli impianti per consentire l’inserimento

delle nuove

tecnologie;

realizzazione di strutture di sostegno antenne più alte del necessario;

posizionamento ed orientamento delle antenne spesso non ottimale rispetto al

grado di efficienza atteso.

Oltretutto, nei calcoli previsionali, in un’ottica di ulteriore e maggiore cautela, viene

utilizzata la condizione dello spazio libero, per cui la presenza di pareti e solai si

ritiene ininfluente ai fini del calcolo della esposizione equiparando in questo modo

l’ambiente esterno, spesso non abitabile, con quello interno.

Perciò nel Rapporto in questione viene sottolineata l’importanza dell’uso dei

coefficienti di attenuazione (già citati nella Norma CEI 211-10) dovuti alla presenza di

pareti di diversi materiali; ciò consentirebbe agli operatori ulteriori ottimizzazioni delle

reti che potrebbero comportare anche una consistente riduzione del numero di

impianti dovuti alle maggiori possibilità di utilizzo del co-siting, ferma restando la

garanzia del rispetto degli attuali valori limite (valori di attenzione e obiettivi di

qualità).

Infine, le analisi delle diverse situazioni, dallo stato attuale alle possibili alternative, ha

comunque evidenziato la necessità di chiarire, in modo da lasciare poco spazio ad

interpretazioni diverse, la definizione di “pertinenze esterne” che al momento,

nell’attuale DPCM 8/07/2003, non appare adeguatamente chiara comportando ciò, in

molte situazioni, e spesso ingiustificatamente, difficoltà nell’utilizzo o nell'ampliamento

dei siti esistenti.

Anche alla luce dei risultati del Rapporto succitato è stata disposta la formulazione

delle Linee Guida di cui all’articolo 14, comma 8 della Legge n.221/2012 che vengono

descritte nel paragrafo seguente.

2.2.2

APPROFONDIMENTI SULLE LINEE GUIDA DI CUI ALL’ARTICOLO 14, COMMA

8 DELLA LEGGE N.221/2012

Le Linee Guida di cui all’articolo 14, comma 8 della Legge n.221/2012 hanno

l’obiettivo di definire:

le pertinenze esterne degli edifici utilizzati come ambienti abitativi per

permanenze continuative non inferiori a quattro ore giornaliere [art. 14,

comma 8, lettera a), punto 2];

le modalità con cui gli operatori forniscono all’ISPRA e alle ARPA/APPA i dati di

potenza degli impianti [art. 14, comma 8, lettera d)];